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L'Onda Veronese

FIORENTINA / HELLAS VERONA 4-3

L’Hellas  subisce la terza sconfitta consecutiva uscendo battuta, dal “Franchi” di Firenze, al termine di una partita che, più pirotecnica di così, non si sarebbe potuto immaginare. Mandorlini inserisce Gonzalez e Jankovic, rispetto al derby, riconfermando una mediana che era apparsa un po’ stanca contro il Chievo. La partenza è da  finale dei cento metri. Dopo quattro minuti la viola passa in vantaggio. Boja Valero lavora una palla appena fuori l’area di rigore poi, improvvisamente, spara un gran tiro che Rafael vede in ritardo e non riesce a fermare.  Passa un minuto e i gialloblù pareggiano. Sulla ripartenza la palla arriva a  Iturbe che, dalla fascia destra, converge verso il centro e  spara un bolide  che Nieto respinge ma  Romulo, il più pronto, insacca la classica rete dell’ex. La Fiorentina continua ad attaccare sbagliando almeno due goal davanti al portiere. Al quattordicesimo, vantaggio Hellas. Hallfredsson lancia per Toni che, di petto, addomestica per uno scatenato Iturbe che, dai venticinque metri, scaglia un missile terra aria che annichilisce Nieto.  Non c’è nemmeno il tempo di gioire che i viola pareggiano. L’azione si svolge sulla sinistra, poi il passaggio raggiunge Boja Valero che, dopo aver saltato due scaligeri, è fortunato a trovare la determinante deviazione di Maietta per beffare Rafael. È passato un quarto d’ora e le squadre sono in parità ma, sul 2-2! La squadra di Montella si rimbocca le maniche ma gli scaligeri controllano con calma l’aggressività dei toscani. Sta per scadere il primo tempo quando Vargas, dalla fascia sinistra, scaglia un tiro che non sembra irresistibile ma, un indeciso Rafael, non riesce a parare. Si va al riposo sotto di una rete ma, dopo un primo tempo, giocato alla grande pur con troppi errori della difesa e, con Rafael, imputato principale. Nella ripresa con ci sono cambi fra i gialloblù ma, purtroppo, poco prima del decimo Jankovic, cadendo, sulla percussione di Tomovic, davanti a Rafael, tocca il pallone con la mano e, per l’arbitro Doveri, ci sono rigore ed espulsione. Pepito Rossi spiazza Rafael e cala il poker. Mandorlini toglie Cacciatore, per Cirigliano, portando in difesa Romulo. Un indomito il Verona, dopo aver già sfiorato il goal con un gran tiro di sinistro di Toni che finisce sull’esterno della rete, accorcia le distanze. L’azione è arrembante, in stile, rugby. Lancio per Iturbe che viene contrastato allora, l’argentino, appoggia a Toni che converge e calcia a rete, Nieto respinge, fuori dall’area, dove s’impossessa del pallone Jorginho che staffila a fil di palo. Escono Hallfredsson e Agostini per Martinho e Cacia e i gialloblù, pur con l’inferiorità numerica, tentano l’impresa non raggiungendo  un pareggio che, forse, avrebbero meritato. Straordinaria la prova di Romulo e buonissima quella di Iturbe. Giornata da dimenticare, pur con alcuni buoni interventi, nella ripresa, per Rafael.

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