Brillante successo che Chievo che espugna il Matusa, storico fortino del Frosinone. Maran, che deve sostituire lo squalificato Cesar, richiama Dainelli mentre preferisce Cacciatore a Frey non al meglio della condizione. Venuto a mancare Castro, per problemi fisici, rilancia in cabina di regia Radovanovic mentre, in avanti è Inglese a far coppia con Paloschi. Dopo una fiammata iniziale dei ciociari, ben neutralizzata, il gioco si sposta e staziona a centro campo senza che le due squadre, forse troppo timorose, cerchino l’affondo. Il tempo si chiude quindi sul più classico nulla di fatto. La squadra di Stellone parte ancora una volta più decisa ma i tiri a ripetizione di Ciofani e Dionisi non impensieriscono l’attento Bizzarri. Solo un gran tiro di Paganini che si stampa sulla traversa fa venire i brividi ai clivensi. Maran richiama prima Inglese per Meggiorini, poi Birsa per Pepe e infine Radovanovic per Pinzi. La vivacità di Meggiorini comincia a creare problemi ai laziali, ma la gara sembra destinata al pareggio quando, al novantesimo, l’ennesimo affondo del ragazzo di Tarmassia è bloccato irregolarmente di Diakitè, Rocchi non ha dubbi ammonisce il difensore e decreta il rigore che Paloschi, con freddezza trasforma. In pieno recupero Hetemay lancia Paloschi che apre, sulla sinistra a Meggiorini che, con una rasoiata chirurgica, batte per la seconda volta Leali. Importantissimo successo del Chievo che si porta a diciannove punti e conferma la tradizione che vuole i clivensi sempre vittoriosi con i ciociari, unica nota negativa l’espulsione per doppio giallo di Pepe.