Davanti a Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, Gimbo Tamberi e Nadia Battocletti hanno scritto la storia di questi straordinari Campionati Europei di Atletica Leggera che si svolgono allo Stadio Olimpico di Roma. Gimbo, dopo aver sofferto, alla misura, per lui abbastanza normale di 2,29, passati al terzo e ultimo tentativo, ha inanellato una serie di primi salti che lo hanno portato prima a 2,31 poi al record dei Campionati 2,37 e con questa misura sale per la terza volta consecutiva, Amsterdam 2016 e Monaco 2020 sul gradino più alto del podio. Solo il “mitico e leggendario” veronese, di Costermano, Adolfo Consolini era riuscito a tanto, nel disco, nel 1946, 1950 e 1954. Da segnalare come, durante la sua prova, sia stato continuamente disturbato, in fase di rincorsa, dai concorrenti che correvano la prova del decathlon. Stupenda ed emozionante poi, la salita, con la bandiera sulle spalle nella tribuna d’onore dove lo attendeva il Presidente della Repubblica che, con grandissima umanità, lo ha abbracciato. 
L’impresa di Gimbo oscura un po’ l’altra straordinaria impresa della penultima giornata degli Europei, il successo nei 10.000 dopo quello sui 5.000 di Nadia Battocletti. La ventiquattrenne trentina di Cles ha dominato la sua gara. Si è involata dopo 1000 metri e nessuna è riuscita a tenere il suo passo, anzi, nel finale, ha anche accelerato facendo segnare il nuovo record italiano. 
Un altro atleta deve essere ricordato ed è il 25enne napoletano Alessandro Sibillio che nei 400 ostacoli si è arreso solo al fuoriclasse norvegese Warhoim ma, facendo segnare con 47”50 il nuovo primato italiano, cancellando, dopo 23 anni, il tempo di Fabrizio Mori che aveva fatto a Edmonton nel 2001.
Prima dell’ultima giornata ecco il medagliere:
Italia 10 oro; 7 argento; 3 bronzo: totale 20
Francia 4 oro; 3 argento; 6 bronzo: totale 13
Norvegia 3 oro; 2 argento; 1 bronzo: totale 6
(Getty Images)