Con una rete di Kalinc, quasi sui titoli di coda, l’Hellas, che si era trovata in svantaggio, batte, dopo oltre ventuno anni, il Bologna al Bentegodi. Tudor, che recupera quasi tutti i suoi giocatori, esclusi i lungodegenti Dawidowicz e Frabotta e Hongla, impegnato in Coppa d’Africa, conferma per nove undicesimi la formazione che aveva battuto il Sassuolo. Faraoni, riprende il suo posto, sull’esterno destro mentre Ilic, scontata la squalifica, torna a fianco di capitan Veloso, per l’onnipresente Taméze, al quale Tudor concede un po’ di riposo. Partono subito a mille i gialloblù che, al terzo, sfiorano in vantaggio dopo una bell’azione, sulla corsia di sinistra, Lazovic Caprari(foto) sul cui traversone c ‘è il colpo di testa di Simeone, trattenuto da Medel, che sfiora il palo. Prima del decimo sul traversone di Caprari non arriva in tempo Faraoni mentre, poco dopo, Simeone sfugge al mastino Medel e mette in mezzo, la palla attraversa tutto lo specchio della porta ma nessuno è pronto all’impatto. Poco dopo il decimo, sempre sulla corsia di sinistra, Caprari, con un colpo di tacco, lanca Lazovic che conquista il primo angolo della serata. Al tredicesimo, inaspettatamente i felsinei vanno in vantaggio. Su un lungo spiovente, Gunter sbaglia completamente il tempo per lo stacco di testa e lascia il pallone, al limite dell’area, ad Orsolini la cui girata, a fil di palo, batte l’incolpevole Montipò. Gli scaligeri macinano gioco e poco dopo il ventesimo su traversone di un inesauribile Lazovic c’è la spizzata di Barak sulla quale non arriva Simeone. Poco dopo, lungo traversone di Faraoni per Lazovic che calcia al volo con pallone alto. Alla mezzora giallo per il portiere Skorupski per plateali e reiterate perdite di tempo. L’Hellas attacca a tutto organico e, dopo aver sfiorato il pareggio con Barak, il cui tiro debole, su appoggio di Lazovic, è parato dal portiere, al trentottesimo, il meritato pareggio arriva. L’azione si sviluppa sempre sulla fascia sinistra e sul perfetto traversone di Lazovic c’è lo spettacolare colpo di tacco di Caprari che insacca, nonostante il tentativo del portiere di tir fuori la palla dalla porta. Al quarantesimo Simeone anticipa Medel ma, dopo avergli soffiato il pallone, ricade sul piede del cileno e il mediocre arbitro Gariglio lo ammonisce. Giallo pesantissimo per il cholito che, diffidato, salterà la trasferta di Torino con la Juve. Nel recupero c’è l’ammonizione del difensore Binks su Ilic lanciato a rete, i gialloblù chiedono il rosso da ultimo uomo ma, per l’arbitro, è solo giallo. Si va al riposo sulla parità ma gli scaligeri, dopo l’errore di Gunter che ha permesso a Orsolini di segnare, hanno dominato in lungo e in largo. Stesse formazioni al rientro in campo e, nei primi dieci minuti, i gialloblù sciupano tre nitidissime occasioni da goal. Due con il cholito che, nonostante il gran lavoro, non dimostra più la freddezza dei mesi scorsi. Prima è Barak che lo mette davanti al portiere ma l’argentino gli calcia addosso, quindi una serie di rimpalli permettono a Simeone di presentarsi, ancora una volta, davanti a Skorupski, questa volta il cholito cerca di scavalcarlo ma il portiere arriva a respingere, quindi è la volta di Caprari che, servito da Ceccherini, calcia sull’estremo difensore. Al quarto d’ora ammonizione per Gunter. Al ventesimo Tudor richiama capitan Veloso per Taméze, accolto da un grande applauso dei cinquemila del freezer del Bentegodi, e Simeone per Lasagna. Proprio l’ex Udinese, appena entrato, servito da Caprari, effettua una gran girata di sinistro che sfiora la base del palo lungo. Alla mezzora Tudor sostituisce Ilic per Kalinic e il neo entrato, dopo meno di dieci minuti, regala i tre punti all’Hellas. Sulla trequarti scaligera recupera, come sua abitudine, pallaTaméze che lancia, sulla fascia destra Lasagna, grande volata di Kevin che, dal fondo, traversa, a centro area arriva, con i tempi perfetti, Kalinc che di testa mette il pallone alle spalle del portiere. Poco prima del novantesimo fuori Caprari per Bessa e Lazovic per Depaoli. Nei cinque di recupero gli scaligeri si difendono con ordine senza correre particolari pericoli e, al triplice fischio, possono festeggiare i trentatré punti che li proiettano in una zona molto tranquilla, a due punti dall’Europa, scavalcando il Torino che ha, però, due gare da recuperare. Adesso c’è la sosta per le nazionali e Tudor potrà recuperare in pieno i giocatori che sono stati fermi nelle scorse settimane ed eventuali nuovi arrivi che sono stati preannunciati.