La grande promessa danese Holger Rune, attualmente n° 206 del ranking, cancella letteralmente dal campo il superfavorito Carlos Taberner. Il diciottenne connazionale del sindaco Elkjaer lascia solo 3 giochi allo spagnolo, più avanti di lui di oltre 100 posti, dominando sia con il servizio, 86% di punti vinti contro il 52% e 3 ace a zero, sia in risposta 26 punti a 13. Il giovane Rune, che ha vinto, nel 2019, il torneo juniores del Roland Garros, raggiunge la finale senza aver perso un set e, domani sabato alle ore 21, affronterà il croato Nino Serdarusic che, con una prestazione impeccabile, ha annichilito, con un doppio 6-1, l’inglese Jay Clark, protagonista, nei quarti, dell’eliminazione del kazako Popko (2). Il ventiquattrenne croato, nato il giorno di Santa Lucia del 1996, che finora ha perso un solo set, sta dimostrandosi un autentico rullo compressore nella competizione scaligera. Saranno la coppia svizzero portoghese Margaroli/Oliveira e quella francese Doumbia/Reboul a contendersi il successo nel doppio degli internazionali di Verona. La finale vedrà fronteggiarsi le coppie accreditate, rispettivamente, della 3° e 4° testa di serie. Con il successo, in due set non particolarmente impegnativi, Malgaroli/Oliveira hanno estromesso, la coppia tunisina italiana Jaziri/ Motti per 7-5 6-1 e quindi, anche Motti, l’ultimo italiano ancora presente in gara, è uscito di scena. La coppia francese ha invece superato, trovando una certa resistenza nel secondo set, il duo statunitense King/Schnur per 6-3 7-6. La finale è in programma alle ore 18.