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Grazie all’ex Barak, l’Hellas strappa, nel finale, il pari a Udine

 

Quasi sul filo di lana l’Hellas, con un rigore l’ex Barak (foto), recupera il vantaggio ottenuto dopo tre minuti dall’Udinese. Nella partita dei tanti ex Silvestri, Samir e Udogie, fra i friulani, mister Tudor, Faraoni, Barak e Lasagna fra gli scaligeri, Tudor, alla seconda gara in tre giorni, effettua un profondo turnover. Cambia, oltre maglia, la third verde, ben sette undicesimi della formazione che aveva umiliato la Lazio. In difesa, vanno in panchina Dawidowicz e Gunter mentre Casale è rimasto a Verona per un problema muscolare, quindi  sono in campo Sutalo, Magnani e Ceccherini. A centro campo si accomodano in panchina Ilic e Lazovic con Faraoni e Taméze esterni e Hongla e Veloso centrali. In avanti il solo Barak alle spalle del duo Lasagna e Kalinic mentre sono in panchina Caprari e Simeone, i brillanti protagonisti dell’ultima gara. Pronti via e i friulani sono già in vantaggio, con la prima rete in serie A del nigeriano Success, esordiente dal primo minuto, che, servito da Arslan, si libera di Ceccherini e batte Montipò. Gli scaligeri faticano moltissimo ad ingranare e i friulani vanno più volte vicino al raddoppio. Al ventesimo grande salvataggio di Magnani su Arslan mentre quattro minuti dopo, sul terzo angolo consecutivo, c’è una miracolosa respinta, di puro riflesso, di Montipò su colpo di testa di Nuytinck. Alla mezzora, ancora protagonista Montipò che devia sul palo una botta a colpo sicuro di Beto quindi un gran tiro Molina colpisce in pieno volto Faraoni che salva una rete fatta. Si va al riposo, sotto di un goal, forse nel più brutto primo tempo degli scaligeri in questo campionato. Al rientro in campo Tudor lascia negli spogliatoi Ceccherini, Hongla e Lasagna per Dawidowicz, Lazovic e Caprari. Poco prima del decimo pericoloso contropiede scaligero con la palla che viaggia da Barak a Caprari al professor Veloso il cui tiro, di destro, finisce alto. Un minuto dopo è ammonito Dawidowicz. Poco dopo ancora una buona ripartenza scaligera e Lazovic, arrivato al limite, si accentra, ma il suo tiro è deviato in angolo. Sulla battura di Veloso, dalla bandierina, il colpo di testa di Faraoni sorvola la traversa. Al ventesimo fuori un opaco Lasagna per Simeone.  Poco dopo anche Becao è ammonito per un fallo su Taméze mentre due minuti dopo esce, piuttosto zoppicante, Sutalo per Ilic e Taméze cambia ancora di posizione e passa esterno sinistro  di difesa. A un quarto d’ora dalla fine splendido slalom di Pereira che supera tre avversari ma si trova di fronte un Montipò monumentale. Passano quattro minuti e Barak va giù in area per un contrasto rude con Becao. Dopo tre minuti il Var Doveri da l’ok dopo aver visionato anche un’eventuale fuorigioco, a inizio azione, di Simeone. Va su dischetto l’ex Barak contro l’ex Silvestri che è spiazzato dal giocatore della repubblica ceca che manda il pallone a sinistra con lui a destra.  A tre minuti dal novantesimo, ammonizione anche di Ilic che, nell’occasione del suo fallo, accusa un problema che lo fa finire la gara claudicante. In pieno recupero Simeone sfugge alla difesa e ci vuole un super Silvestri a negargli la gioia della rete e del successo. Un punto molto sudato che permette agli scaligeri di muovere la classifica e salire in decima posizione a pari con Bologna ed Empoli risultando il terzo attacco della serie A in attesa della sfida di sabato alle 18,30 con una Juve che arriverà, al Bentegodi, con il dente avvelenato, avendo subito, in pieno recupero, una dolorosa battuta d’arresto in casa con il Sassuolo.

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