Inizia con il piede giusto il girone di ritorno dell’Hellas che batte, al Bentegodi, l’Atalanta. Mandorlini ripropone in porta Benussi poi una difesa a quattro con Sorensen, il rientrante Moras, Marquez e Brivio, un centrocampo a tre con Sala, Tachtsidis e Hallfredsson mentre, alle spalle di Toni, operano Lazaros e Saviola. Dopo un lungo periodo di studio, il Verona molto frenato, forse dalle batoste juventine, poco dopo il ventesimo, ha l’occasione di passare. Tachtsidis serve Brivio che crossa, Sportiello esce a vuoto e Toni sembra avere il pallone sulla testa ma una malandrina spinta di Del Grosso lo mette fuori gioco. Incredibile che l’addizionale, a non più di tre metri, non se ne sia accorto. Passano pochi minuti e Sala appoggia a Tachtsdis che rovescia verso il centro area dove Saviola, tutto solo, all’altezza dell’area piccola colpisce di testa ma Sportiello compie il miracolo salvando con i piedi. L’Atalanta si vede solo dopo la mezzora quando Pinilla, con una spettacolare rovesciata, mette i brividi al portiere dei gialloblù che sfiorano il goal, prima con Sala il cui tiro al volo è murato dalla difesa poi, con Toni, che, su straordinario lancio di oltre trenta metri di Sala, sfiora la base del palo con il portiere battuto. La ripresa non vede rientrare Rafa Marquez per un problema al polpaccio, sostituito da Marques. La partenza degli scaligeri è travolgente. Dopo trenta secondi, su traversone di Sala, Toni non è arriva per una frazione di secondo. Dopo due minuti nuovo cross, da destra, spizzata di Toni per Saviola che appoggia a Hallfredsson il cui tiro esce di poco. Al quinto, interessante iniziativa di Marques che serve Saviola in cui tiro esce a lato. Il vantaggio è nell’aria e, al settimo, si concretizza. Lazaros, servito da Sala da fallo laterale, s’incunea in mezzo a due difensori, entra in area e mette in mezzo, dove Javier Saviola, anticipa tutti, e con un tocco morbido mette il sigillo alla sua prima rete nel campionato italiano. L’Atalanta è alle corde e, l’Hellas, cerca il colpo del K.o. Prima Lazaros spara a lato poi, su punizione, serve Sorensen che alza troppo la mira quindi bellissima azione di Sala che, parte dalla propria area, si fa tutto il campo, traversa per Toni che, di tacco, cerca di battere il portiere che si salva in due tempi. Prima della mezzora Mandorlini richiama Jacopo Sala che esce con una standing ovation per Martic. Subito dopo altro meraviglioso contropiede scaligero. Lazaros, forse un po’ egoista, preferisce il tiro, all’appoggio o a Toni a sinistra o Saviola a destra, il portiere respinge e, Saviola, riesce ad anticiparlo ma mette alto. Subito dopo chiede il cambio anche Lazaros e, dopo molte giornate, si rivede in campo Ionita. Gli orobici si buttano in avanti ma la difesa regge senza correre particolari pericoli. Tre punti preziosissimi che portano la squadra a ventiquattro, sei dall’inferno. Straordinaria prova di un ritrovato Sala, ottima quella di Lazaros e di Hallfredsson, mentre non ci sono aggettivi per l’impegno e la prestazione di Luca Toni.