Un ottimo Hellas Verona torna al successo battendo nettamente, al Bentegodi, il Cesena. Pecchia conferma la formazione, che bene aveva impressionato a Carpi, con l’unica eccezione il debutto, dal primo minuto, di Boldor, al posto dell’infortunato Caracciolo. I gialloblù prendono subito in mano le redini del gioco e, già al quarto minuto, hanno una buona occasione ma Fossati, a pochi passi dalla porta, su azione d’angolo, perde l’attimo e la difesa si salva. La manovra degli scaligeri sembra tornata quella delle giornate migliori con azioni ariose che passano da un lato all’altro del campo mettendo in continua difficoltà la difesa romagnola. Al ventesimo, su angolo battuto da Romulo, la palla respinta da un difensore, arriva a Bessa che, da fuori area, con un violento e preciso tiro di destro mette in rete. Poco dopo, la pressante azione dei centrocampisti per ricuperare palla, porta Fossati a commettere fallo e a guadagnarsi un’ammonizione. Otto minuti dopo il goal, l’Hellas raddoppia. Lungo lancio di Bianchetti per Siligardi, scattato sul filo del fuori gioco, l’ex Livorno supera un avversario e traversa violentemente, il portiere respinge come può per anticipare la scivolata di Romulo ma sul pallone s’avventa Pazzini che, di sinistro all’altezza del rigore, gonfia la rete. Si va al riposo con il doppio vantaggio ma senza che la difesa, pur contro un giocatore ostico come Djuric, corra alcun pericolo. Nessun cambiamento nella ripresa anche se Bessa accusa qualche problema. Al quarto d’ora, la perfetta parabola, dell’angolo battuto da Romulo, arriva sulla testa di Boldor che coglie la gioia del suo primo goal italiano. Pecchia richiama prima Siligardi per Valoti poi Bessa per Gomez e infine Zaccagni per Troianiello. Il triplice vantaggio porta gli scaligeri a diminuire il ritmo e permette al Cesena di farsi più intraprendente ma, esponendolo anche, a pericolosissimi contropiedi. In uno di questi, Romulo, che sta correndo come un forsennato, arriva davanti al portiere riesce a superarlo ma un difensore salva sulla linea. C’è il tempo di vedere alcune incertezze anche di Nicolas che, a due minuti dal termine, si vede anticipato da Djuric ma, un attento Bianchetti salva. Il ritorno al successo, al termine di una bellissima gara, soprattutto nel primo tempo, permette all’Hellas, vista anche la concomitante sconfitta del Frosinone, di conquistare il titolo di campione d’inverno con 41 punti, più 5 dalle terze, frutto di dodici successi, di cui 8 fra le mura amiche. Con la rete di Deian Boldor salgono a dodici i marcatori scaligeri in stagione con Pazzini che timbra la sua sedicesima rete su sedici gare disputate.