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Hellas Verona / Chievo 0-1

Come lo scorso campionato, il Chievo conquista il derby d’andata infliggendo, una bruciante sconfitta, all’Hellas. Mandorlini ripropone il 3-5-2 che si era imposto a Udine. Recupera, dalla squalifica, Rafa Marquez, che opera con Moras e Rodriguez. Sugli esterni Martic e Brivio, per lo squalificato Agostini, in mezzo Lazaros, Tachtsidis e Hallfredsson mentre, a sorpresa, in avanti è Nenè che fa coppia con Toni. Maran, da parte sua, riconferma la formazione che si era imposta a Cagliari e poi aveva perso con l’Inter potendo recuperare, dalle squalifiche, Frey e Zukanovic.  La partenza è di studio, entrambe le formazioni non si scoprono e perciò non si vede gran gioco. La prima bella azione intorno al ventesimo. Lazaros lancia Martic che, dal fondo, effettua un buon cross sul quale tenta una spettacolare rovesciata Nenè ma un difensore devia in angolo. Al venticinquesimo, Brivio, imbeccato da Hallfredsson, impegna a terra Bizzarri.  Al quarantesimo gran tiro, dai trenta metri, di Radovanovic ma Benussi para senza difficoltà. Poco dopo il serbo impedisce a Tachtsidis di battere velocemente una punizione ed entrambi finiscono sul taccuino dell’arbitro. Subito dopo, in uno scontro, a fondo campo, Hetemay finisce su Martic che, cadendo, subisce la lussazione di due dita della mano sinistra, ed è costretto a lasciare il campo a Gonzalez. Il tempo si chiude con l’ammonizione di Rafa Marquez. La ripresa non vede cambiamenti nelle due squadre che si mantengono sempre molto abbottonate. Al quarto, un bel tiro di Lazaros finisce a lato mentre, due minuti dopo, Meggiorini, sfuggito a Marquez, impegna in una respinta a pugni uniti il portiere scaligero.  Al dodicesimo, Maran richiama Birsa per Schelotto e, poco dopo, Meggiorini per Pellissier. Nel mezzo Radovanovic, da metà campo, tenta di sorprendere Benussi, fuori dai pali, ma il portiere gialloblù recupera e mette in corner. Al ventesimo la più limpida occasione da goal per l’Hellas. Su angolo di Hallfredsson, Nenè anticipa tutti ma il pallone sfiora la traversa.  Poco dopo Mandorlini richiama, un po’ a sorpresa, Toni, per Nico Lopez. L’episodio che decide la gara al trentacinquesimo. Perfetto traversone dalla sinistra di Zukanovic e Paloschi, in posizione di fuori giocoo non rilevata dall’asistente, brucia i difensori e insacca. Dopo alcune iniziative di Nico Lopez, che non impensieriscono i clivensi, è richiamato Hallfredsson per Saviola, mancano sei minuti al novantesimo!!! C’è il tempo per un’ammonizione per Paloschi quindi il signor Gervasoni fischia la fine.   Maran può festeggiare il ritorno al successo della sua squadra che, a sedici punti, può andare, con un buon stato d’animo, alla sosta invernale. Tutt’altro clima in casa Hellas dove, la sconfitta, cancella, in un sol colpo, la brillante prestazione di Udine. La sosta, oltre al recupero dei molti infortunati, potrebbe portare alla corte di Mandorlini forze nuove, soprattutto in quelle zone di campo che hanno evidenziato grosse lacune come sugli esterni di difesa.  Poi, ci sarà da risolvere il mistero Saviola. Inconcepibile lo scarsissimo impegno di un giocatore di assoluta qualità anche perché non si sono visti “fenomeni” al suo posto.

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