Un Hellas Verona, più sfortunato che brutto, subisce l’ennesima sconfitta, al Bentegodi, con il Genoa. Pecchia, che deve reinventare la difesa per le contemporanee assenze di Heurtaux e Fares, per squalifica, e di Caceres, per un problema fisico, ritrova, dopo oltre due mesi, Ferrari che schiera a fianco di Caracciolo con Romulo e Souprayen, sugli esterni. Si affida a Bruno Zuculini e Buchel davanti alla difesa mentre Verde, Bessa e Valoti operano alle spalle del falso nueve Cerci che, si alterna però con Bessa e Valoti. Partono bene i gialloblù che hanno una buona occasione dopo quattro minuti. Verde s’invola sulla destra quindi effettua un beffardo tiro cross che sorprende Perin ma bacia la traversa e l’occasione sfuma. Risponde il Genoa ma il tiro di Pandev è ben controllato da Nicolas. Insistono gli scaligeri, prevalentemente, sulla corsia di destra, dove Verde e Romulo sono incontenibili, anche se, purtroppo, mancano sempre nell’ultimo passaggio. Alla mezzora un contropiede iniziato da Cerci per Romulo è concluso, con una bella girata a lato di poco, dall’ex Torino. In pieno recupero un rilancio della difesa è agganciato da Taarabt che, in posizione di fuorigioco, arriva sul fondo traversa per Bertolacci che svirgola ma la palla arriva a Pandev che la mette sul secondo palo. Le immagini televisive dimostrano come il piede del marocchino sia oltre la linea dei difensori, ma il Var non interviene lasciando la discrezionalità all’arbitro che assegna la marcatura. Si va al riposo con il Genoa avanti, anche in modo irregolare, con un tiro e mezzo verso la porta veronese. Pecchia non fa rientrare Zuculini, che accusa un piccolo problema, e rilancia, dopo alcune giornate, Kean. L’Hellas si porta nella metà campo avversaria ma i rossoblù difendono con otto, nove giocatori e cercano di ripartire in contropiede ma, fortunatamente, Rigoni, messo davanti a Nicolas, sbaglia clamorosamente. Cerci e Kean chiamo in causa Perin che risponde con ottimi interventi. Al ventesimo al termine di un’arrembante azione Bessa infila la porta ma la bandierina di Di Meo, che non si era alzata nel primo tempo, si alza immediatamente e l’arbitro annulla. Fra falli, ammonizioni e giocatori per terra il gioco è spesso fermo mentre il cronometro corre. Pecchia richiama, prima uno spento Verde per Lee quindi, accolto da grandi applausi, entra Franco Zuculini per Valoti. Era dalla fine del primo tempo della gara di Trapani, dello scorso primo aprile, che l’argentino era assente dai campi. La fatica, anche la partita con il Chievo si fa sentire, annebbia le idee e i muscoli degli scaligeri che vedono il Genoa immeritatamente festeggiare una gara che avrebbero meritato, come minimo, di pareggiare. Ottimo rientro di Ferrari e buona prova di Buchel. La sconfitta rilancia le ambizioni di salvezza del grifone mentre aumentano le amarezze e le delusioni dell’Hellas che ha, purtroppo visto confermata la tradizione che la vuole sempre sconfitta da Ballardini e mai vincitrice con l’arbitro Damato. Domenica nuova sfida salvezza, a Ferrara, con la Spal.