Non riesce ribaltare il pronostico l’Hellas Verona ed esce sconfitto, al Bentegodi, con il Napoli. Mandorlini, che può riportare dopo nove giornate, almeno in panchina, Luca Toni, schiera in cabina di regia il diciottenne Luca Checchin mentre, all’ultimo momento deve rinunciare Souprayen per il convalescente Albertazzi. La partenza è del Napoli che si riversa nella metà campo scaligera, ma la difesa regge senza particolari apprensioni. Greco, al sesto, è ammonito e quindi costretto a giocare con il freno a mano per i restanti ottanta minuti. La difesa è molto attenta ma le ripartenze, sulle quali fa conto Mandorlini, non sono molto efficaci e, solo un paio di volte, Gomez e Pazzini riescono ad arrivare in area avversaria. Il tempo si chiude senza reti ma con un Verona molto corto con un Checchin che, superata l’emozione, opera con attenzione a centrocampo. Dopo appena un minuto, nella ripresa, riaffiora il problema muscolare di Albertazzi che è costretto a lasciare il campo per Helander e Mandorlini a ridisegnare la difesa con Bianchetti a destra e Pisano a sinistra. Il cambiamento crea qualche problema, anche se la squadra mantiene una corretta distanza fra i reparti e in una ripartenza, al quarto d’ora, con Jankovic impegna, per la prima volta, Reina. La gara si fa nervosa e, Pisano, Jankovic ma anche Hysaj e Insigne, finiscono sul taccuino dell’arbitro. Dopo settanta minuti di sterile assedio, il Napoli passa. Hamsik dalla fascia sinistra serve Insigne che si era accentrato, non seguito da Greco, e, lo scugnizzo, da dentro l’area, batte Rafael, con un tiro che bacia il palo e finisce in fondo al sacco. Il giovane Checchin, con i crampi, lascia il posto a Wszolek, mentre, alla mezzora, accompagnato da una grande ovazione, ritorna in campo Luca Toni per Jankovic. Purtroppo, un minuto dopo, Insigne, dimenticato sulla fascia sinistra, ha il tempo di traversare dove, per Higuain, da due passi è un gioco da ragazzi segnare. C’è il tempo per vedere un paio d’importanti interventi di Rafael su Higuain poi l’arbitro fischia tre volte e manda tutti sotto la doccia. Tredicesima giornata ancora senza vittorie, l’attacco, il peggiore della categoria, a secco da cinque giornate, e la difesa, che ha già incassato ventuno reti, solo a Carpi imbattuta. Adesso due gare, la trasferta a Frosinone e l’Empoli al Bentegodi, che potrebbero decidere il destino degli scaligeri.