Pesantissimo poker subito dall’Hellas, al Bentegodi, con il Novara. Pecchia conferma per nove undicesimi la formazione che ha espugnato La Spezia con Bianchetti, che rientra dalla squalifica, per Cherubin e Valoti per Luppi in avanti. Partono bene i gialloblù che per un quarto d’ora occupano stabilmente la metà campo avversaria cercando il goal con azioni pregevoli anche se talvolta leziose. Al primo capovolgimento di fronte, Galabinov approfitta di un clamoroso fuorigioco non segnalato per appoggiare all’accorrente Casarini che, dal limite dell’area, batte Nicolas. C’è l’ammonizione, esagerata, di Pisano ma l’Hellas, dopo un attimo di smarrimento, riprende in mano le redini del gioco lasciando però, pericolosi contropiedi ai piemontesi che si divorano due grandi occasioni sempre con il centravanti bulgaro. Si va al riposo sotto di una rete ma con la speranza di rimettere in sesto la gara. Nella ripresa Pecchia richiama un appannato Fossati per Luppi quindi Valoti per Ganz ma è il Novara a passare ancora. Poco prima del ventesimo un errore di Romulo e Luppi favorisce Falagò che appoggia all’accorrente Viola che, di sinistro, insacca, azione simile al primo goal. Il mediocre arbitro Abbattista non rileva un evidente fallo di Scognamiglio, proprio sul dischetto del rigore, su Pazzini e, il Novara ringrazia e passa ancora. Viola ricambia il favore a Falagò che, anche lui in netta posizione di fuorigioco, insacca. L’arbitro annulla una rete di Bessa, per precedente fallo, e, allo scadere, Galabinov segna, sull’ennesimo contropiede, uno spettacolare goal di tacco. S’interrompe, dopo dieci giornate, la serie positiva dei gialloblù che vantavano otto vittorie e due pareggi mentre il Novara, dopo sei sconfitte esterne consecutive, trova un inaspettato successo. Terza partita senza goal per Pazzini nonostante l’enorme impegno.
Ora l’Hellas deve resettare tutto e prepararsi per l’importante sfida di venerdì al Tombolato con il Cittadella.