L’Hellas Verona archivia, senza eccessivi patemi, la pratica Pro Vercelli, al Bentegodi. Roberto Bordin, con Mandorlini ancora squalificato, schiera Sgrigna a fianco di Cacia e Gomez mentre, riporta Martinho in mediana, con Bacinovic, in regia, e Jorginho libero di spaziare a tutto campo. I gialloblù partono subito decisi a chiudere la partita ma, dopo una clamorosa traversa di Cacia, poco prima del quarto d’ora, sono i piemontesi a rendersi più volte pericolosi. Alla mezzora, però, il Verona passa. Sgrigna, ricevuta palla sulla fascia sinistra, s’accentra e fa partire un perfetto traversone sul quale non arriva Gomez, ma, alle sue spalle, sbuca Fabrizio Cacciatore che, indisturbato, appoggia in rete. Il secondo tempo si apre con l’ingresso in campo del giovane promettente Bianchetti per capitan Maietta, fermato da un problema fisico, e con il raddoppio dell’Hellas. Al sesto , Cacia scatta in contropiede ma è strattonato, a pochi metri dall’area, dal capitano dei bianchi, che è ammonito. La punizione di Sgrigna colpisce la barriera che devia il pallone proprio sui piedi di Juanito Gomez che, da pochi passi, insacca il suo decimo goal in campionato. Al venticinquesimo i diciottomila del Bentegodi s’infiammano per uno straordinario slalom di Martinho che si beve mezza difesa della Pro Vercelli quindi, in area, serve il liberissimo Alessandro Sgrigna che, dopo essere stato il promotore delle due reti, ottiene il premio del terzo goal. La Pro Vercelli, che con la sconfitta, torna, dopo una sola stagione, in Lega Pro, al quarantesimo ottiene, con Iemmello , il goal della bandiera. Terza vittoria consecutiva, dodici goal segnati, tre subiti, Cacia e Gomez, quattro goal, per entrambi, in tre partite, questo lo straordinario passo dell’Hellas in attesa della risposta, sotto grande pressione, di Livorno ed Empoli.