L’infinito cuore dell’Hellas batte, in pieno recupero, al Bentegodi, nel sentitissimo derby il Vicenza. Pecchia, che recupera dalle squalifiche Ferrari e Siligardi e Fossati e Caracciolo dagli infortuni, perde per problemi muscolari Bianchetti, quindi conferma la squadra che aveva ottenuto un buon punto a Perugia con l’inserimento di Ferrari e Caracciolo, per Bianchetti e Boldor, al centro della difesa, Fossati per Valoti a centrocampo e Siligardi per Fares in avanti. Oltre ventimila sono sugli spalti per una delle gare più importanti del campionato sia per i gialloblù, per la promozione, sia per i biancorossi, per la salvezza. Parte bene l’Hellas che, poco prima del quarto d’ora, con una violenta punizione di Bessa impegna il portiere che si salva in due tempi anticipando Pazzini. Passano cinque minuti e i gialloblù vanno in vantaggio. Bessa serve Siligardi che si sposta verso l’esterno dell’area poi, con una rasoiata di sinistro, batte il portiere sul secondo palo. Intorno al quarantesimo l’arbitro ammonisce Bessa dopo aver lasciato impuniti i falli sistematici dei lanieri. Alla mezzora l’ex Chievo Bellomo, dimenticato dai difensori, con un bel tiro a giro batte imparabilmente Nicolas. Al quarantesimo un gran tiro di Bessa finisce sul palo con Pazzini che ribatte in rete, ma è in fuori gioco. In pieno recupero un traversone di Siligardi sorprende il portiere che esce a vuoto, ma Romulo, che cerca il goal acrobatico, non ci arriva. La ripresa vede subito l’ammonizione di Souprayen, che frana su un attaccante, scattato forse in fuori gioco. Il terzino, sempre presente, che era in diffida, niente trasferta a Chiavari con l’Entella. L’Hellas attacca a tutto organico e il Vicenza, arroccato, nella propria area, si difende al meglio. Dopo una bella azione di Siligardi c’è il tiro violento di Bessa parato quindi sempre Siligardi si vede respingere un tiro quasi sulla linea. Prima del decimo Pecchia richiamo un opaco Luppi per Valoti. Passa meno di un minuto e il Vicenza va in vantaggio. C’è un angolo sul quale Esposito spinge platealmente Siligardi quindi indisturbato colpisce di testa e la palla finisce in rete sorprendendo Nicolas. Nell’occasione si ferisce al capo Caracciolo che rientra in campo con una vistosa fasciatura. Subito dopo anche Zuculini finisce sul taccuino dell’arbitro e, pure italo argentino, salterà l’Entella essendo in diffida. Al venticinquesimo l’arbitro decide, finalmente, di ammonire, il vicentino De Luca che, oltre ad essere molto falloso ha continuato a protestare. Entrano prima Ganz per Zuculini, quindi Troianiello per Caracciolo. L’Hellas a trazione anteriore assedia la porta con tiri a ripetizione di Bessa, con respinte miracolose del portiere, e di Siligardi che sfiora l’incrocio. La squadra è sbilanciata e corre diversi rischi ma soprattutto Ferrari riesce sempre a metterci una pezza. All’ottantottesimo doppio miracolo del portiere che prima respinge una botta di Bessa poi, si supera sul tiro a distanza ravvicinata di Pazzini. Sull’angolo, battuto da Romulo, c’è il tentativo dei lanieri di allontanare ma la palla ritorna a Romulo, appoggio a Bessa, che, dai trenta metri, fa partire una fiondata che gonfia la rete. Cinque minuti di recupero, decide Abbatista, e, nel primo, Ganz si trova solissimo, ma spara alle stelle da ottima posizione. Le lancette dell’orologio corrono veloci e stanno iniziando il loro ultimo giro quando Ferrari, dalla fascia destra, trova con un lungo lancio, dalla parte opposta Romulo che, di piatto destro, batte nuovamente il portiere facendo letteralmente impazzire i ventimila del Bentegodi. A fine partita, i giocatori del Vicenza, iniziano una caccia all’uomo a Valoti, ne nasce un parapiglia che porta all’espulsione del veronese e del vicentino Pucino. Mancano tre giornate alla fine e l’Hellas consolida, con sessantanove punti, la seconda poltrona aspettando cosa riuscirà a fare, a Salerno, il Frosinone. Sabato insidiosa trasferta, anche per il campo in sintetico, con l’Entella che ha cacciato, proprio, in questi giorni, l’allenatore Breda. L’Hellas sarà senza Souprayen, Zuculini e Valoti, ma dovrebbe avere completamente ristabilito Pisano.