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Il Genoa, con il minimo sforzo, supera, a Marassi, un brutto Hellas

A Marassi l’Hellas incorre nella quinta sconfitta, che diventano sei con la Coppa Italia, consecutiva giocando una partita che, definire oscena, è un eufemismo. Baroni, forse ai titoli di coda con i gialloblù, oggi in completo giallo, presenta l’ennesima formazione, anche per l’assenza di Lazovic. Davanti all’incolpevole Montipò, ecco Magnani, il rientrante Hien e Amione, poi Terracciano e Doig sugli esterni e Hongla, Folorunsho e Suslov, al centro, davanti il duo Bonazzoli Djuric(foto). Al terzo minuto Orsato, l’arbitro scledense mai obiettivo quando incrocia l’Hellas, assegna un’incredibile punizione, appena fuori dall’area per un fallo di mano di Suslov che aveva colpito il pallone con la testa ma che poi era finito sul suo braccio largo. Punizione, fortunatamente senza esito. Poco prima della mezzora, ammonizione di Hien per fallo su Ekuban. Poco dopo, Bonazzoli ostacola il portiere ed ottiene un angolo sulla battuta il colpo di testa di Amione finisce alto. Subito dopo l’ex Chievo Bani s’infortuna ed è costretto ad uscire, al suo posto De Winter. Negli ultimi cinque minuti il Genoa si riversa in avanti e, al quarantaduesimo, Ekuban, dalla sinistra colpisce il palo, sulla linea allontana Magnani. Passano due minuti e i rossoblù vanno in goal. Ekuban appoggia a Haps che apre sulla fascia destra dove arriva, tutto solo, Dragusin che non ha difficoltà a trafiggere, di destro,  il povero Montipò. Dove erano Amione e Doig? Dopo tre minuti di recupero si va negli spogliatoi sotto di una rete frutto di una grande disattenzione difensiva ma con un gioco senza capo ne coda. L’unico tiro verso la porta è stato il colpo di testa di Amione su angolo che è finito alto. Al rientro in campo, Ngonge prende il posto di Bonazzoli. Dopo pochi minuti, anche Vasquez è ammonito per un fallo su Ngonge che si sta dimostrando molto vivace. Passano due minuti ed Ekuban accusa un problema muscolare ed è sostituito da Puscas. Al quarto d’ora, ammonizione di Terracciano. Poco prima del ventesimo, Montipò devia in angolo una punizione di Sabelli e, sul corner, compie un’altra bella respinta. Al ventesimo, fuori Suslov e Doig per Cruz e Faraoni, quindi Terracciano va a sinistra e Faraoni nella sua solita posizione a destra. Poco dopo anche Faraoni è ammonito ed essendo diffidato salterà la prossima gara con il Lecce.  Al venticinquesimo, fuori Amione per Duda, quindi nuovo capovolgimento di formazione che diventa un  4-3-3. Alla mezzora, il palo nega il pareggio alla rasoiata di Terracciano. Sul sesto angolo per gli scaligeri, il colpo di testa di Duda è deviato ancora oltre il fondo da Martinez. Al quarantesimo, brutta palla persa a centro campo da Duda e Strootman va vicino al raddoppio.  Poco dopo, esce Folorunsho per Saponara mentre Gilardino effettua addirittura tre cambi, essendo l’ultimo slot a disposizione. Nei cinque minuti di recupero, non succede nulla e l’Hellas non può che leccarsi le ferite, in una gara, giocato male, anche se, nella ripresa con una certa determinazione ma per una squadra che deve salvarsi c’è bisogno di un altro carattere, di un’altra grinta, di un altro gioco  e… forse di un altro allenatore. Fortunatamente adesso il campionato si ferma per le nazionali e ci sarà la possibilità di rimettere insieme i cocci di questa squadra disastrata.

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