Il malore di un giocatore e la volontà espressa dai propri compagni di non proseguire la partita in segno di rispetto non sono valori che possono influire sulle decisioni del giudice sportivo.
Domenica scorsa, nel girone D di Seconda Categoria, la partita Sambonifacese-Monteforte Valdalpone è stata sospesa al 18′ del secondo tempo, appunto per il malore di un giocatore del Monteforte Valdalpone e al momento dell’interruzione la Sambonifacese stava vincendo 2-0. Dal rapporto arbitrale è emerso che il direttore di gara ha invitato le squadre a riprendere la partita e se da una parte la Sambonifacese voleva proseguire, non è stato altrettanto per il Monteforte Valdalpone.
Il giudice sportivo ha inflitto la perdita della gara per la società Monteforte Valdalpone con il risultato di 3-0 in quanto più favorevole.
Non è la prima volta quest’anno che una squadra decida di non proseguire più una partita. Sempre nel girone D di Seconda Categoria era successo nella partita Borgo San Pancrazio-Gazzolo 2014 con l’abbandono di quest’ultima in seguito alle offese a sfondo razziale verso un proprio giocatore. Anche il Gazzolo 2014 ha pagato con la sconfitta a tavolino.