Con una prestazione ricca di umiltà e generosità, il Chievo conquista un meritato pareggio a S.Siro con l’Inter. Corini sostituisce lo squalificato Rigoni con Radovanovic, confermando la squadra che ha pareggiato con il Cagliari. Partenza pirotecnica della gara che vede, già all’ottavo, il Chievo in vantaggio. Palla da Théréau a Dramé che, da terra,
serve Paloschi che, pur decentrato sul lato sinistro dell’area, con uno stupendo tiro a giro batte Handanovic, sul secondo palo. La reazione è veemente e, dopo quattro minuti, gli uomini di Mazzarri, pareggiano. Alvarez va sul fondo e traversa per l’accorrente Nagatomo che, da due passi, batte Puggioni. Passano pochi minuti e l’azione si ripete ma, fortunatamente per il Chievo, l’assistente sbandiera un dubbio fuorigioco vanificando il vantaggio interista. Continua l’assedio della squadra di casa ma la difesa clivense regge con tranquillità e, quando i nerazzurri diminuiscono il ritmo, riparte il Chievo e, sul finire del tempo, Théréau, dopo una lunga cavalcata, inseguito da tre avversari, invece di appoggiare a Paloschi, preferisce tirare e conquistare solo un corner. Nella ripresa la fisonomia della gara non cambia nemmeno quando Mazzarri tenta il tutto per tutto inserendo Milito, il giovane Botta e Taider. Il Chievo si difende ordinatamente e mette più volte i brividi agli avversari con strepitose ripartenze impostate da Théréau supportato dai neo entrati Estigarribia e dal debuttante Mbaye. Corini conquista un preziosissimo punto allontanandosi dagli ultimi tre posti della classifica.