Nonostante il grande impegno non riesce all’Hellas strappare punti a S. Siro con l’Inter. Mandorlini che deve fare i conti con i tanti infortuni e con la squalifica di Jankovic, decide per un 3-5-2 facendo debuttare, nel campionato italiano, Helander e, in questa stagione, Albertazzi. Richiama, in porta, Rafael e, ai fianchi, del veterano Moras, schiera lo svedese e Bianchetti, esterni del centrocampo Pisano e Albertazzi con, in mezzo, il solito trio, Sala, Viviani e Greco, mentre, Gomez e Pazzini sono gli avanti. La gara si gioca a ritmi slow e, nonostante questo, l’arbitro estrae diversi cartellini, Guerin, Kondonbia e Albertazzi, nei primi venti minuti. Proprio al ventesimo da uno scontro con Melo esce malconcio Pazzini che è costretto a lasciare il posto a Siligardi. L’Inter attacca ma il Verona si difende bene e riparte con pericolosità. Poco dopo la mezzora un bel cross di Pisano sorvola di pochi centimetri la testa di Juanito che, al quarantesimo subisce un’entrata molto dubbia di Medel, ma l’arbitro fa proseguire. Il tempo si chiude con un nulla di fatto. Dopo dieci minuti, nella ripresa, Sala, lanciato da Greco, colpisce, con un tiro violentissimo, la traversa con Handanovic battuto. Sulla successiva azione, da angolo, Melo anticipa Helander e batte Rafael. Dopo le ammonizioni di Sala e Greco, al venticinquesimo esce Albertazzi per Souprayen. Poi, alla mezzora, anche Sala ha problemi fisici e, al suo posto, debutta, il ventenne Mattia Zaccagni, leader della Primavera dello scorso campionato. Siligardi prima svirgola, un invitante servizio di Greco, poi impegna duramente Handanovic che, a cinque dalla fine, prova i brividi con un grande tiro di Zaccagni che fa la barba al palo. Finisce senza punti una gara giocata, pur in estrema emergenza, con grande determinazione e ottimo impegno. La distorsione della caviglia sinistra di Pazzini, oltre all’assenza per almeno due mesi di Toni, priverà, domenica nella sfida con la Lazio, l’Hellas delle punte titolari che erano le grandi speranze della stagione.