Non era mai successo, alle Olimpiadi, che l’Italia salisse sul podio, alla trave. Alla Bercy Arena conquista in un sol colpo due medaglie.
Alice D’Amato, con 14,366, è oro e Manila D’Esposito, con 14 è bronzo, fra loro la cinese Zhou Yaquin. L’attrezzo, con uno degli indici di difficoltà maggiore nella ginnastica artistica femminile, è addirittura spietato, con cadute clamorose, compresa quella della Super Campionessa Simone Biles, alla fine solo quinta. Le due italiane sono veramente molto, molto brave e alla fine trionfano. Nella finale a otto con la cinese Zhou Yaquin, grande favorita, che effettua un esercizio non pulitissimo e lo conclude con una caduta nella chiusura di una rotazione. Cadono, una dopo l’altra, la statunitense Sunisa Lee e la brasiliana Julia Soares. La prima italiana in pedana è Manila Esposito, la nostra 17 enne, dimostra una sicurezza e una calma da grande veterana e, dopo una piccola incertezza termina con un’uscita perfetta, e, a metà gara, si mette alle spalle la cinese Zhou Yaquin. Tocca poi ad Alice D’Amato che, superati i 14,101 punti le avrebbero assicurato una medaglia, ottiene 14,366, garantendogli il podio. La sette volte campionessa olimpica Simone Biles, è tradita dalla trave, e si ferma lontana dai 14 punti. La brasiliana Andrade esegue un esercizio pulito ma si ferma a 13,933, quindi alle spalle anche di Manila.
Alla fine è doppietta italiana e l’Italia entra nella storia.