Jannik Sinner, a distanza di meno di un mese dal successo di Pechino, supera, dopo tre ore di battaglia, il n°3 mondiale il russo Daniil Medvedev. Già battendo, in semifinale, l’altro russo Andrey Rublev, il campione di San Candido, con 55 vittorie, nella stagione, aveva superato Corrado Barazzutti, con questo successo uguaglia, con 10 trofei del circuito ATP, un altro mostro sacro del tennis nostrano Adriano Panatta. Sul centrale dell’Erste Bank Open a Vienna il n°3 e il n°4 del ranking si sono affrontati per la loro quarta sfida nel corso di questa stagione agonistica con due successi per parte. Il punteggio finale 7-6(7) 4-6 6-3 rispecchia in pieno la lotta che i due hanno combattuto. Nella prima frazione di gioco Jannik subisce il break, al quarto game ma, si rifà subito nel game successivo, salva poi due set-point, per vincere per 9-7 il tiebreak. In questa prima partita molto bene sia il rovescio sia la precisione del servizio, ben tre ace nel tiebreak. Andrey però non ci sta e nel secondo acquista sempre maggior sicurezza e ottiene ben sette palle break in tre turni di battuta di Jannik. Sulla spinta di questa ritrovata fiducia impatta, conquistandosi la seconda partita. Ma è nel terzo e decisivo set che tutta la forza fisica e mentale e la determinazione del nostro campione esplodono al massimo. I due, forse accusando anche un po’ di stanchezza, alternano giocate spettacolari ad errori marchiani. La svolta, nello straordinario quarto game, quando Jannik dopo 13 parità, alla nona palla break, passa davanti. Il russo non è però disposto ad arrendersi così facilmente e, nel game successivo, effettua il controbreak ma, poi, forse per stanchezza, al sesto gioco perde la battuta e, per Jannik, si apre un’autostrada che lo conduce al trionfo. 
