Con due goal per tempo, anche se uno nella propria porta, la Juve batte il Chievo allo Juventus Stadium per la dodicesima vittoria consecutiva fra le mura amiche. Corini, per questa difficilissima gara, apporta diverse variazioni a
lla formazione. Concede un turno di riposo a Puggioni per il debutto di Agazzi. In difesa, squalificato Cesar e ancora fermo Dainelli, sono Frey, Canini e Bernardini a formare il trio, mentre, a centrocampo debutto, dopo il reintegro, di Guana, con Radovanovic e Hetemay, mentre, in avanti è Stoian a far coppia con Théréau. Dopo pochi minuti l’arbitro Valerti ammonisce Guana, per gioco scorretto, e al decimo mostra il cartellino anche a Pirlo autore di un fallo simile. Verso il ventesimo Asamoah, scambia, al limite dell’area con Lloriente e, da zona centrale, inusuale per lui, di sinistro, batte imparabilmente Agazzi. Alla mezzora fallo su Giovinco ai trenta metri. La “maledetta” di Pirlo mette in difficoltà Agazzi che respinge a mani aperte e Marchisio può spedire in rete. Sul finire del tempo il Chievo cerca di uscire, soprattutto con Dramé, ma la difesa juventina non trema. Corini lascia negli spogliatoi Stoian per Pellissier che, più volte, ha segnato ai bianconeri. Al quarto Théréau, su punizione di Pirlo, rischia l’autorete che arriva, un minuto dopo, sull’altro fronte. Lichtsteiner cercando di rinviare colpisce in pieno Caceres che inganna Buffon. Il goal crea qualche nervosismo alla Juve e Bonucci è bravo a salvare su Pellissier. Al quarto d’ora su azione da calcio d’angolo Lloriente anticipa portiere e difensori e sigilla la sua decima rete in campionato. Corini toglie prima Dramé per il debutto dell’ex Hellas Rubin e quindi Théréau per Obinna, ma il risultato non cambia. Domenica, con il Catania al Bentegodi, inizia il vero campionato del Chievo che, dopo oltre 340 minuti di astinenza, deve ritrovare la via della rete se vuole mantenere, e ne ha le possibilità, le speranze di salvezza.