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Juventus / Hellas Verona 2-1

Con la prevista sconfitta, la ventisettesima della stagione, cala il sipario su questo disgraziato campionato, all’Allianz Arena,

contro i campioni d’Italia della Juve. Pecchia che, sicuramente non è mai stato aiutato dalla fortuna, perde altri giocatori della sua già ridotta rosa e schiera quindi una formazione facendo di necessità virtù. Con Nicolas, in porta, Ferrari e Fares, agiscono sugli esterni, mentre Caracciolo e Souprayen, sono i centrali. A centrocampo operano Romulo, Danzi e Fossati con Aarons, Cerci e Matos in avanti. Parte bene l’Hellas che con lo sgusciante Fares impegna il super festeggiato Buffon. Poi i bianconeri prendono in meno le redini del gioco ma ci pensa Nicolas a superarsi dicendo di no a conclusioni pericolose di Douglas Costa, due di Mandzukic, la seconda addirittura prodigiosa, e due di Dybala con la seconda che accarezza la traversa. Il gioco abbastanza fluido, senza toccare ritmi eccessivamente sostenuti, è condizionato dai festeggiamenti che lo stadio sta riservando all’ultima esibizione in maglia bianconera di Gigi Buffon.  Romulo che ha un grande desiderio di far vedere il proprio valore che, per problemi fisici, non è riuscito a dimostrare nella stagione juventina, corre come un indemoniato, anche se molto spesso non è seguito e aiutato dai compagni. Il tempo si chiude sul risultato di parità con la Juve più vicina al vantaggio ma con un Hellas dignitoso e abbastanza volonteroso. Non rientra Caracciolo e al suo posto gioca Bearzotti e, dopo pochi minuti, la Juve passa in vantaggio. Gran tiro di Douglas Costa con respinta di Nicolas proprio sui piedi di Rugani che, tenuto in gioco da neo entrato, mette in rete. Passano pochi minuti e Fares commette un fallo, abbastanza evitabile, con conseguente ammonizione su Dybala. La punizione di Pjanic sorprende Nicolas, coperto dalla lunghissima barriera. Poco prima del ventesimo esce Aarons per Zuculini e, subito dopo, il gioco si ferma per salutare l’uscita di scena di Buffon sostituito da Pinsoglio. Lo tutto lo stadio tributa un’autentica ovazione al Gigi nazionale. Molti occhi sono bagnati anche perché un temporale si abbatte sullo stadio. La gara sembra avviarsi senza sussulti alla fine ma, alla mezzora, l’indomito Romulo fugge sulla fascia destra, salta un avversario e, giunto sul fondo, traversa forte e teso, sul pallone s’avventa Cerci che, anticipando con la punta Rugani, batte imparabilmente il neo entrato portiere bianconero. A cinque dalla fine un tiro di Mandzukic è deviato con il braccio da Bearzotti e l’arbitro decreta il rigore. Il pubblico chiama a gran voce Lichtsteiner, anche lui, come Asamoah, all’ultima con la Juve, ma Nicolas si supera deviando il penalty. Termina quindi la gara che l’Hellas ha onorato senza sbracare come troppe volte era successo in passato. Questo capitolo è chiuso sta quindi a Setti, da domani, voltare pagina e decidere che cosa fare di questa gloriosa squadra che meriterebbe di veleggiare normalmente nel mare della massima serie.

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