8 maggio – Terme di Giunone
Caldiero
L’iniziativa di Avis Comunale di Caldierino e Caldiero ora passa il testimone alla Consulta della Famiglia del Comune di Caldiero
Angelina Lonido, presidente Avis Caldierino e Caldiero: «I genitori insegneranno ai figli a costruire e a far volare un aquilone. Così come nella vita quotidiana cercano di indirizzarli al volo. La Festa è diventata un progetto più ampio che aiuta le nostre famiglie ad alzare lo sguardo».
Dopo lo stop indotto dalla pandemia torna la Festa degli aquiloni dell’Avis comunale di Caldierino e Caldiero, che l’Avis provinciale di Verona supporta sin dall’inizio a fianco del gruppo Donare Est Veronese.
La giornata è stata presentata oggi all’auditorium comunale di Caldiero. Il Comune ha sempre supportato la Festa degli Aquiloni che ora diventa Festa della Famiglia, proprio grazie alla Consulta comunale della Famiglia. La giornata si svolgerà l’8 maggioalle Terme di Giunone.
«Dopo un paio di anni di fermo la nostra Festa degli aquiloni assume una veste ancor più nobile – spiega Angelina Lonido, presidente della sezione Avis comunale di Caldiero e Caldierino – diventando la Festa della famiglia, durante la quale mamme e papà insegneranno ai propri figli a costruire e far volare un aquilone. Così come nella metafora della vita quotidiana cercano di indirizzarli al volo».
La Festa è nata nel 2016 da un’idea di Avis comunale di Caldierino e Caldiero in supporto al progetto «Mamme di Cielo», proprio per volontà di Lonido e di Elisa Vedovello e altre mamme accomunate dalla dolorosa esperienza della perdita di un neonato. «Volevamo raccogliere fondi per donare degli strumenti all’ospedale Fracastoro di San Bonifacio, cosa che è effettivamente avvenuta nel 2017», spiega Lonido.
Ma l’iniziativa non si è fermata e anzi è cresciuta nel tempo: la Consulta per la famiglia del Comune di Caldiero l’ha fatta propriacredendo molto in questa giornata che quest’anno si fa ancora più grande: è nata laFesta della famiglia alla quale parteciperanno, a fianco dell’Avis Comunale anche l’Avis provinciale di Verona, il gruppo Donare Est Veronese, molte associazioni di volontariato locale, enti del terzo settore, la Pro loco e le parrocchie. «È diventata un progetto più ampio – conclude Lonido – che è quello di aiutare le nostre famiglie ad alzare lo sguardo, proprio come si fa guardando un aquilone, ma in tutte le direzioni, creando relazioni, tessendo reti e abbattendo muri».
Sarà un modo per l’Avis provinciale, inoltre, di ricordare l’importanza del dono del sangue. «Avis, proprio con iniziative come questa, riesce a radunare le famiglie. E i figli sin da piccoli sono predisposti alla vita di comunità e al dono – spiega la presidente di Avis provinciale, Paola Silvestri –. Tutti possono donare il sangue. Basta godere di buona salute, pesare almeno 50 chili e avere fra i 18 e i 65 anni». Per informazioni si può contattare l’Avis, al numero 045 820 3938.
L’Avis provinciale di Verona è stata costituita il 6 settembre 1958, attualmente comprende 66 gruppi Avis comunali per oltre 21.000 donatori. Fra le sezioni, la comunale di Verona conta 39 gruppi aziendali e rionali e quella di Legnago 25. È presieduta da Paola Silvestri con un direttivo di 19 persone tra le quali sono stati nominati vicepresidenti Fiorenzo Zambelli e Alessandro Viali. Ha sede a Verona, in Strada dell’Alpo, 105.