La maledizione di San siro con l’Inter si conferma nell’ultima giornata del girone d’andata e l’Hellas dopo essere andata sotto, in pieno recupero, con una rete viziata da una clamorosa gomitata di Bastoni a Duda, ha fallito il rigore del pareggio. Baroni che deve far fronte a tutte le voci sulla liquidazione di molti componenti della sua squadra compreso Terracciano che, convocato, è andato però in tribuna visto che dovrebbe essere stato ceduto al Milan, perso Hien andato a Bergamo, recupera, dopo la squalifica, Duda quindi davanti a Montipò ecco Tchatchoua, Magnani, Coppola e Doig, poi Duda(foto) e Folorunsho, e, dietro a Djuric, Suslov, Mboula e Ngonge. Partono bene gli scaligeri e, al terzo minuto, ci vuole un miracolo di Sommer per neutralizzare una conclusione di sinistro di Suslov. Passano dieci minuti e l’Inter va in vantaggio. Un lungo rilancio della difesa è controllato da Thuran che appoggia a Mkhitaryan che apre a Lautaro che, da pochi passi, batte Montipò. L’Hellas gioca a viso aperto, pressando molto alto e poco prima della mezzora ha una buona opportunità per il pareggio. Traversone, dalla destra, di Ngonge e Djuric di testa anticipa Acerbi ma indirizza troppo centralmente e Sommer para. Il tempo finisce con gli scaligeri sotto di una rete ma hanno giocato a viso aperto e non si sono fatti soffocare dai nerazzurri. Al rientro in campo, Lazovic prende il posto di Mboula. Poco dopo, un gran tiro di sinistro di Suslov sfiora l’incrocio dei pali. Sulla ripartenza, Lautaro segna ma il Var segnala un fuorigioco. Poco prima del decimo, su traversone di Lazovic, c’è il tentativo di entrata di Djuric che, con il suo movimento, inganna Ngonge. Al quarto d’ora anche l’Inter fa una sostituzione fuori Dumfries per Darmian. Al ventesimo, un tiro di Lautaro, dal limite, finisce a lato. Poco prima della mezzora, nell’Inter escono Thuram e Carlos Augusto per Arnautovic e Dimarco, mentre Baroni richiama Doig per Cabal e Djuric per Henry. Non è trascorso nemmeno un minuto ed Henry pareggia. Il traversone, da destra, è di Duda, e l’ex Venezia, sul primo palo, tocca quel tanto che basta a battere Sommer. Poco dopo, sono ammoniti prima Coppola e poi Suslov. Quindi incredibile situazione davanti alla porta scaligera. Su deviazione di Lautaro c’è un grande intervento di Montipò con Arnautovic che, sulla linea, allontana il pallone che stava entrando. Prima del quarantesimo, escono Mkhitaryan e Pavard per Frattesi e Sanchez. Poco dopo il quarantesimo, fuori Ngonge, che esce molto infastidito, per Kallon. Nei cinque minuti di recupero, fuori Suslov per il debutto di Charlys. Poi succede l’incredibile. Un gran tiro di Bastoni colpisce la traversa poi c’è un batti e ribatti con il pallone colpito da Frattesi che finisce alle spalle di Montipò, le grandi proteste dei veronesi per una clamorosa gomitata in area di Bastoni a Duda, portano all’espulsione di Lazovic, ma il Var richiama l’arbitro non per questo fallo che, anche a giudizio dell’esperto di Dazn, Luca Marelli, la rete andava annullata, ma decretare un rigore in favore dell’Hellas per un fallo, non visto, nell’azione precedente in area interista. Prende il pallone Henry che dopo il fischio dell’arbitro rallenta la corsa e con il portiere tutto sdraiato a sinistra di piatto batte dall’altra parte ma colpisce in pieno il palo, sulla ribattuta arriva Folorunsho che di testa e mette sul fondo. Dopo quasi dieci minuti l’arbitro fischia tre volte e la maledizione interista, a San Siro, si conferma quindi su 33 partite giocate, 22 sconfitte e 11 pareggi.