Con una straordinaria prestazione Chievo espugna, proprio sul filo di lana, l’Olimpico con la Lazio. Molti i problemi che Maran ha dovuto risolvere per mettere in campo una formazione competitiva. Assenti per squalifica Castro e Meggiorini, per infortunio Pellissier e Cesar e, non al meglio della condizione, Dainelli, è rispolverato Spolli a fianco di Gamberini, a centro area, De Guzman e Bastien supportano Radovanovic mentre Birsa opera alle spalle di Inglese, unica punta. I laziali partono subito all’assalto ma la difesa regge con calma le ondate biancocelesti. La gara si trasforma ben presto in una sfida fra gli attaccanti e Sorrentino che, sotto la maglia verde, veste il costume di Superman. Per ben quattro volte il portierone strozza in gola l’urlo di gioia dei tifosi laziali. Nella lotta si esalta anche Cacciatore che finisce sul taccuino dell’arbitro assieme, però anche al proprio avversario. La ripresa ricalca il primo tempo, anche se la squadra di Inzaghi preme forte sull’acceleratore. Poco prima del ventesimo Maran richiama De Guzaman per Izco ma, a un quarto d’ora dalla fine è costretto a sostituire Spolli, toccato duro, con Dainelli e, poco dopo, Rigoni prende il posto di Bastien. Intorno al quarantesimo veloce contropiede clivense che vede un velenoso sinistro a giro di Cacciatore sfiorare di pochissimo il palo. Al novantesimo nuova ripartenza. La palla viaggia da Izco a Birsa che restituisce all’argentino che mette in profondità per l’avanzato Gobbi traversone per Inglese che, dimenticato, sul disco del rigore, di piatto insacca. Dopo quattro brucianti sconfitte, maturate tutte nel finale, il Chievo torna prepotentemente alla vittoria e allontana sempre di più la zona paludosa del fondo classifica. Strepitoso Sorrentino, soprattutto nel primo tempo, micidiale, sia per il sacrificio sia per la freddezza, Inglese.