S’interrompe, dopo quattro partite, la striscia positiva dell’Hellas che esce sconfitto all’Olimpico con la Lazio. Mandorlini è costretto a modificare, rispetto alla vittoriosa gara con il Napoli, sia la formazione sia lo schieramento. Alle certe assenze, per squalifica, di Sala e Gomez, si aggiunge, all’ultimo momento, l’indisponibilità di Jankovic per un attacco febbrile. In difesa rientra, a destra, Martic con la conferma di Pisano, a sinistra, il centrocampo, passa a cinque, con Lazaros, Ionita, Obbadie, Tachtsidis e Hallfredsson e Luca Toni solo in avanti. Il Verona si fa vedere subito in area laziale ma, sulla successiva ripartenza, siamo al quarto, Basta crossa da destra, a centro area, Rodriguez si dimentica Anderson che colpisce completamente libero e batte un Benussi partito con un attimo di ritardo. I gialloblù hanno una buona reazione e, poco dopo il decimo, su punizione di Hallfredsson, Moras, appostato sul secondo palo, impegna Marchetti che si salva con l’aiuto del palo. Gli attacchi dei laziali sono sempre pericolosi ma la difesa riesce a salvarsi anche per alcune buone parate di Benussi, fortunato, alla mezzora, quando la traversa ferma un gran tiro di Biglia dal limite dell’area. Manca un minuto alla fine del tempo quando Rodriguez è costretto a commettere fallo su un lanciato Candreva. Ammonizione per il difensore e punizione dai venticinque metri. Tiro violentissimo di Candreva che sorprende Benussi e si va al riposo sotto di due reti. La ripresa vede le squadre nelle medesime formazioni ma, dopo sette minuti, Mandorlini è costretto a sostituire l’infortunato Martic con Brivio che va subito a sinistra con Pisano che torna nella sua posizione naturale di destra. Poco prima del quarto d’ora Mandorlini richiama Tachtsidis, lancia Nico Lopez e ridisegna la squadra con Obbadie in regia, Ionita e Hallfredsson, a sostegno, Lazaros e Nico Lopez ad affiancare Toni. Subito dopo, un errore di Ionita innesca un contropiede di Felipe Anderson che si fa oltre sessanta metri per sparare una bordata che Benussi devia sulla traversa. Al quarantesimo esce Ionita per Campanharo. A due minuti dalla fine Keita scalda i guantoni di Benussi che, con l’aiuto della traversa, mette in angolo. Niente da fare per i gialloblù contro la squadra più in forma del campionato. Adesso la sosta anche se ben otto giocatori scaligeri dovranno rispondere alle chiamate delle rispettive nazionali. Il cambiamento di schieramento nel primo tempo non ha dato risultati positivi meglio, nella ripresa, con il ritorno al classico 4-3-3. Pioli riesce, finalmente, all’ottava volta
battere Mandorlini. Hallfredssons si riscatta nel secondo tempo mentre, nonostante il commovente impegno, poco ha potuto Toni contro i rocciosi difensori laziali.