Ultima data “bagnata”, ultima data “fortunata” quella di ieri sera a Piazzola sul Brenta per quanto riguarda l’Hydrogen Festival. Una chiusura con botti e tuoni non solo a livello meteorologico ma anche sul palco, calcato per l’ccasione da un nobile del rock: Lenny Kravitz.
Sembrano più o meno 11 mila i fortunati che ieri sera nonostante il tempo avverso, hanno potuto assistere ad uno degli spettacoli più belli e più importanti del festival appena chiusosi.
Una band di altissimo livello ha accompagnato il chitarrista yankee per un’ora e mezza di pura adrenalina. Alla destra del grande musicista 3 coriste ballerine, 1 basso, 1 organo hammond, poco più dietro l’inossidabile ed onnipresente Cindy alla batteria, per poi passare alla sinistra con tre fiati (tromba e due sax) ed un altro chitarrista dalle parvenze simili a quelle del mitico Brian May, non solo per i capelli ma anche per le inequivocabili doti tecniche. Poche le canzoni, 11 per l’esattezza, ma scaletta comunque calda; splendidi gli arrangiamenti che trasudavano assoli di fiati e chitarre. Apertura del set live con ‘Frankestein’ ed a seguire “American Woman”, “Sister” e “Believe” per lasciare il posto ad una scenografica “Let Rule The Love” dove Kravitz ha voluto salutare tutto il pubblico arrivando fino alla terrazza del ristorante con fronteggia l’Anfiteatro creando non poco scompiglio, sia tra i bodyguard chetra i fans in delirio. La pioggia accelera ed arrivano i saluti, tutto sembra finito quando, da vera rockstar, Lenny regala un paio di bis ai fanstra cui una splendida esecuzione di “AreYou Gonna Go My Way” accompagnata da lanci di ombrelli e K-Way degli 11 mila di Piazzola sul Brenta, come per ricordare che ai veri rockers la pioggia durante un concerto non può far altro che trasformarsi in energia pura.