Un Hellas tutto cuore recupera lo svantaggio sùbito dopo pochi minuti e batte in rimonta il Parma al Bentegodi, interrompendo la striscia di due sconfitte consecutive. Juric che, oltre agli squalificati Faraoni e Zaccagni, gli stakanovisti della formazione, ha perso negli ultimi giorni Dawidowicz e Kalinic, lancia da titolare Çetin, che era stato in campo dal primo minuto nella partita del Tardini all’andata, con Günter (foto) e Lovato. A centrocampo Lazovic si trasferisce a destra con Dimarco, a sinistra, con Taméze e Ilíc, centrali quindi Barák e Colley alle spalle di Lasagna. Parte a mille il Parma che conquista tre angoli nei primi tre poi, al quinto, palla in profondità per Karamoh. Lovato è in vantaggio ma Silvestri gli chiama la palla e lui desiste da intervenire e il portiere travolge l’attaccante dei crociati. L’arbitro lascia correre ma il Var lo richiama e Massimi decreta il penalty che Kucka trasforma nonostante Silvestri abbia intuito la direzione e toccato il pallone. Nell’occasione il portiere è ammonito. Non si scoraggiano gli scaligeri che cinque minuti dopo pareggiano. Recupera palla Barák che apre sulla destra alla fuga di Lazovic che, dal fondo, traversa prolunga di testa Lasagna e Dimarco, sul secondo palo, insacca con la deviazione determinate di Grassi. Insistono i gialloblù che, poco prima del ventesimo, vedono una bell’iniziativa di Barák conclusa da Lasagna sopra la traversa. Prima del quarantesimo intervento scomposto di Cornelius, che è ammonito, ai venti metri. Batte la punizione Dimarco e Sepe sfodera un super intervento per togliere la palla dall’incrocio. Al quarantesimo intervento in scivolata di Dimarco che, alla fine dell’azione, è ammonito. Pesante il giallo perché il giocatore era in diffida e salterà il Genoa. Tenta subito di rifarsi infatti, proprio allo scadere del tempo, tira forte ma centrale e para Sepe. Tornano in squadre le stesse formazioni ma, dopo soli due minuti, Colley scivola e si procura un problema al ginocchio. Esce e al suo posto entra Bessa. Al sesto, nella lotta all’arma bianca fra Günter e Cornelius, il difensore si prende l’ammonizione. Poco prima del decimo improvviso cambio di campo da Lazovic a Dimarco che appoggia a Bessa il cui tiro è parato. Al quarto d’ora bellissima azione sulla destra Taméze Barák che mette in mezzo un difensore salva in corner. Batte Dimarco e Barák, con una stupenda scelta di tempo, incorna mettendo il pallone all’incrocio dei pali. Quinto goal per lui e millesimo della storia scaligera in Serie A. L’Hellas continua a macinare gioco ma, anche per alcune irregolarità del terreno, gli attaccanti hanno delle difficoltà al momento di concludere. Poco dopo il quarantesimo Lazovic recupera palla e lancia Barák, un difensore salva sulla linea. Un minuto dopo esce uno stremato Dimarco per Magnani che si porta a destra in difesa mentre Çetin diventa esterno alto e Lazovic si trasferisce sull’altro fronte. Nei cinque minuti di recupero prima c’è l’ammonizione di Lovato quindi esce Ilíc per il ritorno in campo del professor Veloso. Subito dopo il triplice fischio che sancisce il ritorno al successo degli scaligeri che confermano il nono posto in classifica a trentatré punti. Sabato trasferta decisamente molto ostica a Marassi contro il Genoa.