Inizia con un chiaro successo il cammino di Marco Baroni(foto)con l’Hellas, infatti i gialloblù, nei 32esimi di Coppa Italia, calano il tris con l’Ascoli e adesso, a novembre, avranno, per i 16esimi, il più impegnativo match con il Bologna che si è sbarazzato, nel derby emiliano-romagnolo, del Cesena. Visto il mercato ancora in evoluzione, anche per non modificare i ruoli e le caratteristiche dei giocatori a sua disposizione, Baroni opta per un 3-4-2-1 quindi davanti a Montipò, operano Magnani, Hien e Coppola, a centrocampo, mancando, per squalifica Faraoni e per i postumi dell’intervento al ginocchio Lazovic, ecco Terracciano, Dawidowicz, con la fascia di capitano, Hongla e Doig mentre, alle spalle di Djuric giocano Ngonge e il neo acquisto Mboula. Pronti via e i gialloblù sono già in vantaggio, infatti è trascorso poco più di un minuto quando Mboula, velocissimo s’inserisce in un lancio delle retrovie e, anticipando Simic, si presenta davanti al portiere e, dopo averlo saltato, deposita nella porta sguarnita. Al decimo, si fa vedere l’Ascoli con un’azione insistita, conclusa con un tiro al volo di Adjapong, deviato in angolo. Poco dopo Masini ferma una ripartenza di Ngonge ed è ammonito. Al quarto d’ora, azione insistita di Mboula con passaggio a Ngonge ma la difesa chiude. Al ventesimo, sponda di Djuric per Mboula il cui tiro è deviato in angolo ma c’è fuorigioco. Al venticinquesimo, sale in cattedra Montipò con un duplice miracoloso intervento prima sulla conclusione di Adjapong quindi sul tap in di Forte. Poco prima del quarantesimo, i marchigiani pareggiano su un lungo rilancio della difesa, Montipò, sbaglia completamente il tempo d’uscita e abbatte Mendez, rigore indiscutibile, manca il giallo al nostro portiere. Batte Forte che spiazza Montipò. Nel primo dei tre minuti di recupero, fallo sul vivacissimo Mboule, poco fuori dall’area sulla sinistra del fronte d’attacco. Dopo una serie di finte, s’incarica di battere Hongla, tiro forte ma centrale che il portiere Barosi respinge goffamente in avanti, sul pallone si catapulta Dawidowicz che insacca. Il goal è convalidato dopo un’attenta verifica del Var. Si va al riposo in vantaggio di una rete dopo aver segnato all’inizio e alla fine del tempo, bisogna dire che due reti, una per parte, sono forse colpa di difettosi interventi dei portieri. Stesse formazioni alla ripresa del gioco. Passano quaranta secondi è l’Hellas triplica. Ngonge s’impossessa della palla e, dai venti metri, scarica un gran tiro che è deviato con un braccio da Simic, l’arbitro molto vicino, non ha esitazioni ad indicare il dischetto ed ammonire il giocatore. Va sul dischetto Djuric che tira centralmente con Barosi che si è buttato sulla sua destra. L’Hellas, anche se non a ritmi forsennati, insiste e poco prima del decimo, prima Terracciano, dopo aver recuperato palla, calcia forte ma centrale, quindi, subito dopo, Mboule appoggia a Ngonge ma anche la sua conclusione, pur da buona posizione, non impensierisce il portiere. Al quarto d’ora iniziano i cambi, i primi due sono ascolani fuori Mendes e Masini per Manzari e Giovane. Al ventesimo una deviazione di testa di Djuric finisce a lato. Cinque minuti dopo, bell’azione sulla sinistra del ritrovato Doig sul cui cross il colpo di testa di Ngone e respinto dalla difesa. Poco dopo, anche Baroni provvede alle prime sostituzioni escono Ngonge e Hongla per il debuttante Saponara e il ritrovato Duda. Poco dopo la mezzora, bell’apertura di Saponara per Mboule il cui tiro finisce a lato. Subito dopo, due rimpalli favoriscono l’Ascoli ma la conclusione di Rodriguez, entrato da poco per Millico, non sorprende Montipò. Intanto si concludono i cambi. Viali richiama Caligara per Gnahore e Adjapong per Falzerano mentre Baroni fa uscire Magnani, Terracciano, e Mboula per Amione, Cisse e Patanè. L’autore della prima rete Mboula, poco prima di essere sostituito aveva scaricato un gran tiro finito però alto sopra la traversa. Buona quindi la prima uscita, ricordo che lo scorso anno i gialloblù subirono ben quattro sberle dai galletti baresi.