L’Hellas Verona gioca un tempo e il disperato Brescia lo punisce. Juric che, oltre allo squalificato Pessina, si è visto mancare, all’ultimo minuto, superman Amrabat, per un affaticamento muscolare, oltre a Dawidowicz e Salcedo, sceglie Badu per sostituirlo confermando Faraoni, Lazovic e Veloso a completare la linea centrale mentre Borini e Zaccagni operano alle spalle di Di Carmine. Partono ben i gialloblù che con Lazovic, dopo due minuti, impegnano il portiere. Poco prima del decimo spericolata uscita sempre del portiere finlandese che anticipa Di Carmine. Al quarto d’ora il Brescia sfiora il vantaggio grazie a un erroraccio di Silvestri. Punizione dalla tre quarti di Tonali, Silvestri esce con troppa sufficienza e si lascia sfuggire la palla che finisce sui piedi di Torregrossa che calcia a colpo sicuro, ma prende il palo poi Kumbulla allontana. Riparte l’Hellas con Borini il cui tiro è respinto dal portiere, ma a Di Carmine non riesce il tap in da un metro. Al ventesimo imperiosa azione di Empereur che, dal fondo, crossa, il portiere tocca e la palla sfiora la traversa. Due minuti dopo Zaccagni fa partire un velenoso tiro che il portiere riesce a deviare in angolo. Subito dopo la mezzora si ferma Borini che è sostituito da Verre. Grande azione di Lazovic che arriva sul fondo, a tu per tu con il portiere, però preferisce tirare, colpendo l’esterno della rete, invece di appoggiare indietro a un compagno smarcato. Al quarantesimo tiro, di destro di Veloso, che non impensierisce il portiere. Poco prima del riposo improvvisa staffilata di Di Carmine ma, ancora una volta, Joronen mette in angolo. Il tempo finisce con un Hellas che ha collezionato sette angoli a due ha impegnando alla grande il portiere, anche se il Brescia, grazie all’errore di Silvestri, recrimina sul palo. Tornano in campo gli stessi ventidue che avevano finito il tempo e l’Hellas sembra ripartire con lo stesso ritmo della prima parte di gara, infatti, dopo un tipo parato di Lazovic c’è una conclusione deviata in angolo di Zaccagni. Inaspettatamente, al settimo, le rondinelle passano in vantaggio. Angolo di Tonali, gli scaligeri difendono a zona e, come contro il Napoli, dimenticano un avversario, oggi Papetti che di testa batte Silvestri. Il diciottenne difensore, il più giovane in campo, dimenticato da Veloso, il più anziano. Il protagonista è ancora il portiere che riesce miracolosamente ad anticipare Di Carmine servito da Empereur. Al ventesimo escono un ottimo Zaccagni per Dimarco e Badu per il debutto del ventenne Lucas Felippe. Cinque minuti dopo c’è l’ammonizione di Di Carmine che lascia il posto a Pazzini mentre un buon Empereur esce per Stepinski. Alla mezzora il pareggio sembra cosa fatta ma Joronen si supera respingendo la botta da distanza ravvicinata di Verre servito da Pazzini. I gialloblù giocano nella metà campo avversaria ma a ritmi troppo lenti e quindi non impensieriscono il Brescia che, quando può, scatta in contropiede con l’ex Torregrossa che chiama al miracolo Silvestri salvato anche dalla traversa. Al secondo, dei sei minuti di recupero, Pazzini appoggia all’accorrente Dimarco la cui sassata sfiora l’incrocio dei pali. Nell’ultimo minuto contropiede dei padroni di casa e un rimpallo fortuito recapita la palla a Donnarumma che, sul filo del fuorigioco, batte Silvestri. Continua la tradizione che non vede l’Hellas vittorioso, nella massima serie, a Brescia ma, la squadra di Juric, bella per quarantacinque minuti, si è lentamente spenta nella ripresa. Le gare ravvicinate si fanno sentire e i problemi fisici di alcuni giocatori non agevolano la squadra che, raggiunta la salvezza, non deve, come dice il mister, mollare. Lo straordinario ottavo posto è ancora gialloblù ma, giovedì sera, al Bentegodi, arriverà un Inter certamente non felice per la sconfitta casalinga con il Bologna.