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L’Hellas supera la Fiorentina e conquista tre punti molto pesanti

I gialloblù riscattano l’immeritata sconfitta di Firenze e, pur con il fiatone, superano la Fiorentina e salgono a 34 punti staccando di due lunghezze Frosinone ed Empoli che non si sono fatte male nello scontro diretto. Baroni che ha Cabal squalificato ma l’intera rosa a disposizione, schiera davanti a Montipò (foto), Centonze, Magnani, Coppola e Vinagre, quindi Duda e Serdar mentre, alle spalle di Bonazzoli ecco Noslin, Folorunsho e Lazovic anche se, da subito, capitan Darko va a destra e l’olandese a sinistra. Dopo una decina di minuti, l’ex Spezia, Nzola si presenta solo davanti a Montipò che gli ribatte la conclusione ma, con grande ritardo il guardialinee Imperiale alza la bandierina segnalando il fuori gioco.  Passa un minuto e c’è una grande incomprensione fra Ranieri e Christensen con il portiere che per recuperare il pallone commette fallo su Noslin che, con rapidità ed astuzia, ne era entrato in possesso. L’arbitro, vicinissimo, non ha esitazioni ed indica il dischetto. Si prende il pallone e la responsabilità capitan Lazovic che con una staffilata di destro mette, quasi all’incrocio dei pali rendendo vano il tuffo del portiere. Poco prima della mezzora Darko, gasato dalla rete, prova il tiro dal limite ma è centrale e il portiere para.  Poco dopo Castrovilli colpisce in pieno il palo alla sinistra di Montipò. Alla mezzora, Nzola spizza per Ikonè che si presenta davanti a Montipò che compie un autentico miracolo respingendogli la conclusione.  Passano una decina di minuti e i viola pareggiano. Nzola apre a sinistra per Castrovilli che è fortunato in un rimpallo con Centonze e di sinistro fulmina Montipò. Si va al riposo, dopo un minuto di recupero, in parità, anche se i viola, quando attaccano sembrano più pericolosi.  Al rientro. In campo Swiderski prende il posto di Bonazzoli. Passano due minuti e Coppola è ammonito. Poco prima dell’ora di gioco i gialloblù tornano in vantaggio.  Duda appoggia in area per Lazovic, un difensore non allontana e Noslin, di controbalzo, scarica un missile terra aria che s’insacca alle spalle dell’impotente portiere. Prima della conferma del goal c’è un lungo controllo del Var per un presunto tocco di mano di Lazovic che alla fine non c’è.  Poco dopo, escono Vinagre per Tchatchoua, fra i gialloblù, mentre Italiano richiama Duncun e Castrovilli per Bonaventura e Kouamé. Passano cinque minuti, e i viola, oggi in una maglia bianca che sembrava scolorita di rosso, cambiano Maxime Lopez e Ikoné per Mandragola e Beltran. La pressione viola aumenta e Baroni immette forze fresche quindi fuori un ottimo Lazovic per Suslov, quindi, dopo l’ammonizione per Mandragola, c’è il giallo pesante ed estremamente ingenuo, di Folorunsho che, diffidato, salterà il Toro. Dopo una decina di minuti, escono Folorunsho e Magnani per Dani Silva e Dawidowicz, mentre Italiano richiama Faraoni, accolto da un bell’applauso del Bentegodi, per Belotti. Prima del novantesimo, su angolo dalla destra la palla arriva a Nzola che, liberissimo, spara alle stelle. Sono segnalati sei minuti di recupero ma, in questi minuti c’è un nuovo intervento del Var per un’azione, che i viola, volevano sospetta in area scaligera ma, alla fine, c’è la posizione di fuorigioco di un giocatore ospite, quindi altri due minuti di sofferenza poi un grande tripudio con il “Verona beat” cantato da tutto lo stadio.

 

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