È stata presentata, giovedì 9 febbraio, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, Verona, la 76a edizione del Carnealón de Dómeiàra, frazione del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, presenti essendo il consigliere provinciale Silvio Salizzoni; il sindaco del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella Roberto Zorzi, l’assessore alle Attività Produttive e Manifestazioni, Andrea Chiereghini, il presidente del Comitato Carnealón, Sergio Quintarelli, e il responsabile delle relazioni esterne, Marco Arcali. Chiaro, che non potevano mancare i neo eletti Duca della Valbusa, Bruno Madinelli, e la Duchessa della Valbusa, Mariateresa Fiorini. La storica e attesa sfilata carnevalesca, nella frazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Domegliara, diventata, negli anni, per i suoi colori e per la sua allegria, una delle più rilevanti del territorio veronese, si terrà domenica 19 febbraio, partendo, alle ore 14, dal Quartiere Poli: attraverseranno le vie del centro 14 carri, accompagnati da oltre 600 figuranti, provenienti da un’ottantina di diversi comitati carnevaleschi veronesi e delle province di Modena, Mantova e Brescia. Anticiperà la sfilata, sabato 11 febbraio, nel salone delle Feste delle Opere Parrocchiali di Domegliara, l’investitura dei nuovi Duchi. La serata, denominata “E le stelle stanno sempre a guardare”, vedrà invitati un centinaio di ospiti di Verona e provincia che assisteranno, alla consegna di sette commende ad altrettante persone, che si sono distinte nelle loro attività e professioni nel territorio e per il carnevale: Andrea Toffaletti (poeta, storico, ricercatore delle tradizioni veronesi); Leonardo Ceradini (“contastorie” della Valpolicella e delle montagne); Carlo Donati (medico); Enzo Rapisarda (attore, regista e drammaturgo); Luciano Tonel (Consigliere comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella); Giuseppe “Pino” Martini (ideatore e animatore di carri allegorici a Sant’Ambrogio) ed Ermes Gasparini (campione italiano di arm wrestling – braccio di ferro). Organizzatore del tutto, con entusiasmo e con un lungo lavoro, cominciato già la scorsa estate, il Comitato Carnealón de Dmeiàra, con i suoi circa quaranta volontari, e l’associazione “I Butèi de Dómeiàra”, che conta circa cento iscritti, con un’età media tra i 25 e i 30 anni, con l’importante supporto del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Ed ora, un po’ di storia: il Carnevale o Carnealón de Dómeiàra – bella, la denominazione in dialetto! – sorse, nel febbraio del 1947, a poco più di un anno. dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale. Nacque, per gioco, per la passione di una decina di giovani del posto, che attribuirono alla festa il nome di Carnevale del Ducato della Valbusa, nobile Regno dell’Allegria. Il primo Duca, incoronato in quell’anno, è stato Danilo Arcali. Vennero istituite, in seguito, altre maschere, tuttora attive e sempre presenti, tra le quali. il Marchese del Montindon (1961), il Cedrone senza Fegato (1975), la Duchessa della Valbusa (1975), fino ad arrivare al Barone del Recioto Grola e alla Marchesa del Montindon (1979)… Grande inventiva, derivante da spirito innovativo e strettamente legato al territorio… In occasione della cennata sfilata del 19, sono previsti ampi parcheggi gratuiti: quello del Supermercato Rossetto, grazie ad un accordo tra l’Amministrazione e i titolari, dalle 12 alle 20 e, negli stessi orari, il parcheggio di Piazzale del Tricolore, presso la stazione di Domegliara. Il parcheggio del Montindon, nell’area sportiva, invece, sarà riservato ai soli carri. Cureranno la sicurezza della manifestazione, oltre una sessantina di volontari (Nucleo Volontariato e Protezione Civile – Associazione Nazionale Carabinieri – Valpolicella; Giacche Verdi Raggruppamento Monti Lessini; Jambo Club 4×4; Protezione Civile Comunale di Dolcè e Fumane), la Polizia Locale di Sant’Ambrogio e Dolcè, i Carabinieri del Comando Stazione di Sant’Ambrogio, coadiuvati dai colleghi di zona della Valpolicella. Grande entusiasmo, grande volontà di serenità e di pace, nonché di creazione di amicizia e di scambio di esperienze, finalmente, questa volta, allegre, grazie, come sopra più volte citato, alla fattiva collaborazione dei numerosi Volontari…, veri “tesori”, è stato detto, in conferenza di presentazione… ‘Nsóma, se non ghe fùsse i vólóntàri… Cónpliménti, dónca, al Cómitàto Carnealón, ai Vólóntàri e al Cómùne de Sant’Anbrògio de Vàlpólésèla! E che tùto vàga bèn…!