Un osannato Mandorlini strappa, con la sua incerottata Cremonese, un pari al Bentegodi. Grosso stupisce tutti presentando una formazione con ben sette novità rispetto ad Ascoli. Crescenzi ritorna abile arruolato per la fascia destra, confermatissimi Caracciolo e Marrone, al centro, ecco la sorpresa Empereur, a sinistra. Tutto nuovo in centrocampo con Calvano, il rientrante Colombatto e Zaccagni mentre, in avanti, all’intoccabile Ragusa si uniscono Tupta e Cissé. Nemmeno il tempo di valutare tutte questa novità che l’Hellas passa in vantaggio. Colombatto batte una punizione dal lato sinistro del fronte d’attacco e, sul secondo palo, sbuca capita Caracciolo che di testa batte un incerto Radunovic. I lombardi non sembrano scossi dallo svantaggio e si buttano ripetutamente in avanti ma, intorno al decimo i gialloblù vanno vicini al raddoppio. Inizia l’azione Cissé che lancia Crescenzi che, a tutta velocità, infila i difensori e, appena dentro l’area, preferisce tirare, costringendo il portiere alla parata in due tempi, al passaggio sulla sinistra dove due suoi compagni erano liberi. I grigiorossi attaccano con molta velocità, soprattutto sulla fascia sinistra, dove Perrulli fa il bello e il cattivo tempo mettendo in difficoltà Crescenzi poco aiutato dai compagni. Al ventesimo dura entrata di Caracciolo che si becca il giallo. Poco dopo la mezzora arriva il pareggio. Angolo per la Cremonese, il pallone arriva in area, dove Cissé salta più in alto di tutti e rinvia proprio verso chi ha battuto il corner, il guardialinee alza per un momento la bandierina ma la abbassa subito facendo cenno di essersi sbagliato, nel frattempo la difesa si ferma e Arini, da centro area batte l’incolpevole Silvestri. Proteste veementi degli scaligeri che costano anche un’ammonizione a Ragusa. Poco pria del riposo bell’azione sulla sinistra di Zaccagni il cui traversone è girato di testa da Ragusa che sfortunatamente colpisce la traversa. Si va al riposo con un mare di proteste e ne fa le spese Almici che è espulso dalla panchina. Inizia la ripresa e la Cremonese ha la più ghiotta occasione di raddoppiare. Caracciolo sbaglia completamente il rinvio servendo Emmers che si trova solo davanti a Silvestri che di piede riesce a deviare in angolo. Al decimo anche Cissé è ammonito per un intervento con il braccio largo su una palla alta. Al quarto d’ora Grosso cerca, si fa per dire, di dare una scossa fuori Calvano per Dawidowicz e Cissé per De Carmine, mentre si scaldano anche Gustafson e Laribi e Pazzini rimane tranquillamente in panchina insieme a Matos che non è ancora pronto, come mai allora convocarlo? Si va avanti a sprazzi ma la squadra ripete gli errori di Ascoli continuando nel mini fraseggio orizzontale che non porta mai benefici. Alla mezzora fuori Zaccagni per Laribi. Grosso, dice che modifica lo schieramento, con Di Carmine e Tupta, vicini, e Ragusa sulla sinistra con Laribi dietro ma, questo schieramento lo vede solo nella sua testa, perché in campo difficilmente si vedono le due punte vicine. Negli ultimi cinque minuti due buone opportunità. Prima un errore della difesa permette a Ragusa d’involarsi ma il suo traversone non è raccolto da nessuno poi Di Carmine, d’esperienza, ruba palla serve Ragusa e, sul suo passaggio, cerca il secondo palo ma senza la dovuta cattiveria il pallone è preda dei difensori. Dopo cinque minuti tutti sotto la doccia e sotto un uragano di fischi da parte dei tifosi scaligeri che, visto quello che ha espresso la squadra, cominciano a rimpiangere Pecchia e il suo gioco nel campionato di B. Quattro punti in tre gare, frutto di una vittoria e un pareggio casalinghi, sono un misero bottino per una squadra che ha grandi ambizioni o, perlomeno grandi aspettative dei tifosi.