Che Virtus-Padova fosse un derby molto sentito già si sapeva alla vigilia. Che poi il rigore assegnato alla fine e che ha sancito la vittoria del Padova agitasse ancora di più il clima in campo, non era previsto. A pagarne le conseguenze sono stati i rossoblù con il presidente-allenatore della Virtus Gigi Fresco e il centrocampista Riccardo Cazzola espulsi dall’arbitro prima del triplice fischio. Il resto ci ha pensato il giudice sportivo che ha punito entrambi: due giornate di stop sono state inflitte a Gigi Fresco perché avvicinava l’arbitro con atteggiamento minaccioso e nell’ambito di reiterate proteste gli rivolgeva frasi offensive; quattro a Riccardo Cazzola perché avvicinava l’arbitro con atteggiamento minaccioso e nell’ambito di reiterate proteste lo spingeva appoggiandogli le mani sul petto. Ora la Virtus dovrà così fare a meno del suo presidente-allenatore nelle gare contro Feralpisalò e Gubbio, mentre il centrocampista salterà anche le due successive con Mantova e Alma Juventus Fano.
Fermato anche il tecnico del Padova Andrea Mandorlini: non è stato espulso, ma è stato squalificato per quattro giornate perché durante la gara pronunciava ripetute espressioni blasfeme, assumeva un atteggiamento reiteratamente offensivo nei confronti degli occupanti la panchina della squadra avversaria. Invitato a interrompere tale comportamento rivolgeva una frase offensiva ad un addetto federale.
Mano pesante del giudice sportivo anche in Serie D e a pagare pegno è stata l’Ambrosiana: ai valpolicellesi è stata inflitta un’ammenda di 1.300 euro “per avere, al termine della gara persa contro l’Union San Giorgio Sedico, propri sostenitori, dopo essersi indebitamente introdotti nella zona degli spogliatoi, rivolto espressioni ingiuriose all’indirizzo degli ufficiali di gara, cercando altresì di aggredire un assistente arbitrale non riuscendovi grazie al fattivo intervento del custode dell’impianto”.