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Matos fa ritornare il sorriso all’Hellas Verona che espugna Benevento

L’Hellas Verona torna, dopo oltre quaranta giorni, al successo espugnando il Vigorito contro il Benevento. Grosso schiera l’ennesima formazione. In difesa, fuori Caracciolo, torna Marrone centrale con Dawidowicz mentre, sugli esterni operano Crescenzi e Balkovec. A centrocampo, sempre out Colombatto, ci sono Zaccagni, Gustafson e Danzi, al debutto stagionale. Il trio d’attacco Matos, Di Carmine e Lee. L’Hellas inizia con il suo gioco ragionato e con l’estenuante possesso palla. Per una ventina di minuti si gioca esclusivamente nella metà campo campana senza però nessun acuto. Poi improvvisamente si accende Matos che, lanciato da Zaccagni, arriva sul fondo e traversa per Di Carmine che, dimenticato sul secondo palo, sbaglia l’intervento mandando a lato con la porta sguarnita. Poco dopo è ammonito Volta, per fallo su Di Carmine ed è il primo di una lunga serie di cartellini gialli. Dopo un improvviso tiro di Coda che sfiora il secondo palo, c’è la grande parata di Silvestri su fucilata di Bandinelli dal limite. Poco prima del quarantacinquesimo sono ammoniti Matos e Costa. In pieno recupero Zaccagni calcia dal limite ma la palla finisce alta. La ripresa inizia sempre con i gialloblù in avanti e Lee, dopo una bella serpentina, colpisce il palo esterno. Passano due minuti e Costa prima ferma irregolarmente Crescenzi, a centro campo, poi, sull’azione seguente, mette giù, al limite Zaccagni che stava per entrare in area. Secondo giallo per lui e doccia anticipata. Batte la punizione Balkovec, il portiere respinge il violento tiro del difensore sloveno e poi smanaccia il tap-in di Di Carmine, da due metri, ma Matos è prontissimo a colpire il pallone di testa e a spedirlo in fondo al sacco. Violente proteste campane per la posizione dei due attaccanti scaligeri. Anche il portiere finisce nell’elenco dei cattivi. Passano pochi minuti e da una punizione, battuta dal lato sinistro del fronte d’attacco, il pallone colpisce il braccio di Lee in barriera e l’arbitro decreta il rigore. S’incarica il capitano Coda che sceglie il cucchiaio, ma ne esce un tiro che Silvestri ferma con tutta tranquillità senza nemmeno doversi buttare. Al quarto d’ora la più bella azione della partita. Crescenzi lancia Matos che dal fondo traversa per Di Carmine che appoggia all’accorrente Crescenzi che di sinistro, a colpo sicuro, chiama al miracolo il portiere. Sull’azione susseguente anche Crescenzi è ammonito. Al ventesimo, Gustafson si perde Improta ma il giocatore di casa non riesce a toccare il pallone pur a pochi passi dalla porta. Sul successivo contropiede il tiro di Matos, dopo un irresistibile slalom, è parato dal portiere. Prima della mezzora sono ammoniti Balkovec e Danzi, calato notevolmente negli ultimi minuti. Grosso richiama Matos per Ragusa mentre, poco prima del quarantesimo è Danzi a lasciare il posto a Laribi che, dopo pochi secondi, ha la palla per battere in porta, dal limite, ma perde l’attimo e un difensore lo rimpalla. Il Benevento si butta in avanti e Balkovec ostacola irregolarmente un avversario e anche per lui arriva il secondo giallo, e riequilibrio numerico per le due squadre. Grosso corre ai ripari richiama Lee per Empereur. L’Hellas si difende con ordine, anche nei cinque lunghissimi minuti di recupero, dai disperati e confusi attacchi dei sanniti. Il ritorno al successo, con la prima gara della stagione senza subire reti, permette ai gialloblù di issarvi al quinto posto in classifica, in attesa  del posticipo di lunedì fra Salernitana e Brescia, e di preparare con uno spirito risollevato il big match, di lunedì 17, contro il Pescara, secondo in classifica, al Bentegodi.   

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