È stata presentata da Stefano Trespidi, Vice Direttore artistico dell’Ente Lirico, e dal Maestro Daniel Oren, la prima di Nabucco che andrà in scena, con l’ennesimo sold out della stagione, sabato prossimo. Trespidi, dopo aver ricordato come il Nabucco sia una delle opere più rappresentate e amate dal pubblico dell’anfiteatro scaligero, ha detto che, l’edizione di quest’anno vedrà l’allestimento ideato da Gianfranco De Bosio nel 1991 e che, in tutti questi anni, ha sempre avuto uno straordinario successo. Gli interpreti, sicuramente i migliori oggi al mondo,accompagnati dall’ormai collaudata direzione del Maestro Orel che, sue testuali parole, sembra pregare quando dirige. Ha preso la parola quindi il Maestro Daniel Oren, dal 1984 uno dei protagonisti in assoluto dell’Arena, che, dopo aver elogiato Maria Josè Siri, Amartuvshin Enkhbat e Alexander Vinogradov, un basso nel vero senso della lirica, a suo giudizio, oggi come oggi, i migliori interpreti sui palcoscenici mondiali, ha poi avuto parole di plauso per lo straordinario Coro, magistralmente diretto, da quest’anno, da Roberto Gabbiani, che ha il potere di trascinare e entusiasmare il pubblico. Stefano Trespidi ha quindi presentato un ulteriore progetto collaterale messo in campo dalla Fondazione per il 100° dell’Opera Festival. Dopo la possibilità offerta ai veronesi di assistere, in quattro zone della città, alla prima di Aida, adesso è stata lanciata l’immersiva “ARENA ON STAGE EXPERIENCE” che, realizzata dallo studio Impersive e, grazie, anche, al supporto delle associazioni di categoria del Turismo di Verona, permette ai cittadini di assistere, in forma sperimentale, allo spettacolo areniano attraverso la realtà virtuale. I cittadini e i turisti potranno utilizzare gratuitamente i visori che, nelle vie cittadine, saranno portati da cargo bike a tema Arena. Attraverso i visori, che permettono un’esperienza immersiva a 360°, lo spettatore potrà prendere parte in modo decisamente alternativo ad una recita di Carmen, nella storica produzione di Franco Zeffirelli. Il progetto è stato illustrato da Roberto Brughera in rappresentanza dello Studio Impersive.