Radio RCS

Radio RCS

L'Onda Veronese

Napoli / Hellas Verona 3-0

Non riesce l’impresa dell’Hellas che esce, come da pronostico, sconfitto, al S. Paolo, con il Napoli. Delneri stupisce ancora, non solo, non convocando, per la seconda volta, Luca Toni ma lasciando, in panchina, Pazzini. La fortuna non è certamente dalla parte dei gialloblù che perdono, poco prima del via, Albertazzi colpito da gastroenterite, sostituito da Souprayen. Confermati Bianchetti e, l’eroe di Bologna, Samir, al centro della difesa, a centrocampo Ionita, Viviani ed Emanuelson mentre in trio d’attacco è formato da Wzsolek, Gomez e Rebic. La partenza dei partenopei è veemente e, poco fortunata, infatti, nel primo quarto d’ora, colpiscono due pali con Insigne, direttamente su punizione, e con Gabbiadini che anticipa sia Samir sia Gollini sia, però, diventa un po’ il protagonista con una serie d’interventi strepitosi che annullano i tentativi dei napoletani. Poco dopo la mezzora un lancio per Calleijon trova impreparato Souprayen e lo spagnolo batte a colpo sicuro ma, ancora una volta, Gollini respinge e Gabbiadini anticipa tutti e, di testa insacca. Si attende il fischio finale quando, per l’ennesima volta, Calleijon anticipa Souprayen che lo mette giù invitabile il rosso e il rigore che Insigne trasforma. Delneri nella ripresa cerca di mescolare le carte fuori Wzsolek, molto volonteroso ma come sempre insicuro all’ultimo momento, e Viviani, abbastanza anonimo, per Pazzini e Greco. L’Hellas sembra più vivace ma non riesce quasi mai a impensierire la difesa azzurra conquistando solo alcuni angoli. Al quarto d’ora El Kaddouri sfugge a Emanuelson e appoggia indietro a Calleijen che, a porta vuota, insacca. La gara si trascina fino al triplice fischio senza modifiche al risultato. La solita storia che chi protesta e si lamenta è aiutato, ha avuto oggi conferma con l’inqualificabile arbitraggio di Celi che, bisogna dirlo, ha mancato di rispetto nei riguardi del Verona e ha dimostrato un’assoluta sudditanza piscologica nei riguardi dei partenopei. La sconfitta non è colpa sua ma il rispetto, e non solo quello dello slogan, sulle maglie, è indispensabile e l’Hellas se lo merita. La squadra ha lottato denotando però grossissime lacune soprattutto sul lato sinistro della difesa dove sia Souprayen sia Emanuelson sono stati sistematicamente superati dai giocatori azzurri. Le sconfitte di Frosinone e Carpi, aspettando la gara serale del Palermo, non hanno modificato nulla se non una partita in meno da giocare. Domenica contro il Frosinone, al Bentegodi, più che per il miracolo, per l’onore e l’orgoglio.

Aggiungi un commento:

Questo sito web utilizza i cookie. 🍪
I cookie sono piccoli file di testo utilizzati dai siti web per rendere più efficiente l’esperienza per l’utente. Chiudendo questo messaggio o continuando la navigazione ne accetti l’utilizzo (descritto nella nostra Cookie Policy).