Termina con una pesante sconfitta la meravigliosa stagione dell’Hellas Verona che subisce, al S. Paolo di Napoli, un pokerissimo dagli azzurri di Benitez. Per l’ultima fatica Mandorlini deve fare a meno di Maietta, fermato da un problema muscolare durante il riscaldamento, mentre torna Iturbe dopo la squalificata. Debutta, in serie A, il portiere Nicolas Andrade, mentre il resto della squadra è lo stesso della gara con l’Udinese, con l’unica eccezione, il rientro di Iturbe. Purtroppo, come molte volte quest’anno, l’Hellas non scende subito in campo, infatti, dopo soli venticinque minuti, i gialloblù sono già sotto di tre reti. Al quinto, Callejon,servito da Mertens, completamente smarcato a destra, batte con un preciso rasoterra Nicolas. Passano pochi minuti e Mertens, imbeccato da Jorginho, appoggia a Zapata che, a centro area, ha il tempo di girarsi, senza trovare ostacoli, e segnare il secondo vantaggio che diventa il terzo, quando, sempre Zapata, su traversone di Callejon, solissimo, appoggia di testa alle spalle del portiere scaligero. Il tempo si chiude con il Napoli padrone del campo e con gli scaligeri completamente assenti dal gioco. Nella ripresa Mandorlini fa uscire prima Cacciatore, per Juanito Gomez, quindi Agostini per Albertazzi. Passano pochi minuti, da questa seconda sostituzione, che, proprio Albertazzi, appoggia debolmente al portiere, sulla palla s’avventa Mertens che scarta Nicolas e mette in rete. Al ventesimo, una punizione dal limite è trasformata, con un violentissimo tiro, da Iturbe nella rete della bandiera. S’infortuna Marques ed entra Rabusic, ma sono sempre gli azzurri a condurre le danze e, a dieci dalla fine, Mertens, sicuramente il migliore in campo, servito da Insigne, si beve Moras e, con un tiro precisissimo a fil di palo, batte Nicolas. Termina con una sconfitta questo incredibile e favoloso campionato dell’Hellas che chiude a cinquantaquattro punti, frutto di sedici vittorie, sei pareggi e sedici sconfitte, con un bottino di sessantadue reti all’attivo, quinto attacco, ma, purtroppo, anche con un passivo di sessantotto, terzultima squadra del campionato. Luca Toni può festeggiare con le venti reti, ufficiali, ma sarebbero state ventuno, questa sua seconda straordinaria giovinezza. Iturbe ha dimostrato di essere un autentico fenomeno e Romulo può dare all’Hellas la soddisfazione di vedere, dopo moltissimi anni, un proprio giocatore difendere i colori della nazionale ai mondiali. Grande, per finire, Mandorlini.