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Nel rispetto della tradizione negativa, un buon Hellas Verona esce sconfitto, al San Paolo, con il Napoli

Confermando la tradizione negativa, l’Hellas Verona esce sconfitto dal San Paolo con il Napoli. Juric non rischia e conferma per dieci undicesimi la squadra che aveva vinto con la Samp con l’unica eccezione del rientrante Zaccagni per Sarcedo. I gialloblù, per niente intimoriti, aggrediscono alto il Napoli che, al terzo minuto, vede il suo colosso Koulibaly ammonito per un fallo su Stepinski. Fra il sesto e l’ottavo minuto, Silvestri deve intervenire due volte prima su un pericoloso traversone di Malcuit quindi su un tiro dalla distanza di Allan. Dopo essere stato ammonito, al quarto d’ora, Lazovic diventa protagonista. Prima arriva sul fondo si beve il difensore e calcia con violenza trovando la pronta risposta di Meret che compie in rapida successione altre due straordinarie parate prima deviando il tap in di Pessina di testa quindi la botta a colpo sicuro di Stepinski. Passano due minuti e ancora Meret si supera su bordata di Zaccagni. Poco dopo Stepinski trova la rete su servizio di Lazovic, purtroppo il serbo era partito in fuorigioco. Alla mezzora, bel traversone di Aamarabat con Faraoni che di testa mette alto. Poco prima del quarantesimo, Callejon recupera palla servendo Fabian Ruiz su cui traversone Milik anticipa Gunter battendo Silvestri. Il tempo si chiude con lo svantaggio per i gialloblù che comunque hanno attaccato conquistando ben sette angoli contro i tre degli avversari. Dopo pochi minuti nella ripresa Juric richiama Zaccagni per Salcedo. Bella respinta di Silvestri su improvviso tiro di Fabian Ruiz quindi, prima del decimo, c’è l’ammonizione di Gunter mentre, al quarto d’ora, esce un opaco Stepinski per Di Carmine. Poco dopo il ventesimo, fallo di Faraoni, con ammonizione, e, sulla susseguente punizione di Insigne, Milik anticipa Rrahmani e batte nuovamente Silvestri. L’Hellas si ributta in avanti e conquista una punizione che, battuta da Veloso(foto), è respinta dalla difesa, arriva Faraoni il cui tiro esce di pochissimo sul secondo palo. Dopo un tiro di Pessina, parato facilmente da Meret, c’è una sospetta spinta su Salcedo giudicata regolare dall’arbitro. Alla mezzora Di Carmine si conquista un angolo con un bel movimento, sulla battuta di Veloso il colpo di testa di Kumbulla sfiora nuovamente il palo. C’è un tiro, forse affrettato, di Amrabat che non impensierisce Meret quindi, a dieci dal novantesimo, il marocchino lascia il posto a Tutino. Passano pochi momenti e Mertens colpisce il palo sulla respinta di Silvestri su pericoloso colpo di testa di Llorente. Al quarantaquattresimo clamoroso errore di Tutino che non riesce a spingere in rete un traversone di Salcedo, con velo di Di Carmine, forse in fuorigioco. In pieno recupero la solita perfetta punizione di Veloso trova lo stacco di Rrahmani ma la palla fa la barba al palo. Pur giocando una buona gara i gialloblù, denotando la solita difficoltà a finalizzare, non portano a casa punti sull’ostico terreno del San Paolo. Nota di cronaca durante l’intervallo mentre c’era la consegna di una maglia ricordo a Claudio Bandoni, l’ottantenne ex giocatore partenopeo ma veronese d’adozione, che ha raggiunto in settimana Napoli in bicicletta, come segnale d’amicizia, sono stati fatti entrare, sugli spalti, i seicento tifosi scaligeri che, ancora una volta si vedono penalizzati quando si recano in terra napoletana. Che scusa accamperanno, questa volta, le autorità locali per aver fatto entrare dopo un tempo i veronesi?

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