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Non basta il ritorno di Giaccherini a fermare il Benevento

 

Il ChievoVerona non riesce a fermare la corazzata Benevento che sbanca il Bentegodi per 2-1. Marcolini, che recupera dal primo minuto bomber Djordjevic, conferma la difesa di Cittadella mentre, a centrocampo, giocano Segre Di Noia e Garritano con baby Vignato alle spalle del duo Djordjevic Meggiorini. Si fa subito pericolosa la capolista con un tiro a spiovere di Viola che sfiora la traversa. Risponde Di Noia il cui tiro centrale non impensierisce il portiere. Poco prima del decimo bell’azione avviata da Meggiorini per Vignato il cui pericoloso traversone è respinto dai difensori. Al ventesimo Djordjevic si libera, dentro l’area, di un paio di difensori ma, sul tiro, pur da buona posizione, c’è una deviazione in angolo. Al ventisettesimo i clivensi passano in vantaggio. Meggiorini difende una bella palla poi apre all’accorrente Garritane il cui traversone, dal fondo, è deviato di testa da Tuia interviene Vignato che, di prima intenzione, batte il portiere sul primo palo. Passano sette minuti e le streghe pareggiano. Letizia avanza indisturbato sulla fascia sinistra e, dal vertice dell’area, effettua un traversone verso il secondo palo, dove arriva di testa Maggio, completamente dimenticato da tutti, e per l’ex Napoli è un gioco da ragazzi mettere alle spalle di Nardi. Al quarantesimo Rigione è ammonito per un fallo sulla trequarti. In pieno recupero, dopo che Nardi aveva alzato in angolo un tiro di Viola, lo stesso portiere esce malissimo sul corner e Tuia, non contrastato efficacemente da Rigione, insacca. Si va al riposo sotto di una rete dopo essere stati in vantaggio per pochi minuti. Dopo una decina di minuti, nella ripresa, esce un alternante Segre per il ritorno in campo, dopo un’assenza di oltre un mese e cinque gare, di Giaccherini (foto). Subito dopo Nardi si riscatta con una bella deviazione su tiro di Improta. Al ventesimo duro colpo a Di Noia che, dopo alcuni minuti a bordo campo, è costretto a uscire sostituito da Esposito. Alla mezzora Marcolini richiama Djordjevic per Pucciarelli. Meggiorini, intanto, è ammonito per proteste e, essendo in diffida, salterà la trasferta di Pescara. Dopo una girata a lato di pochissimo di Pucciarelli, è il portiere dei campani a compiere un miracolo deviando, di piede, una conclusione di Garritano dopo una delle più belle azioni clivensi sviluppatasi sulla fascia sinistra con traversone dalla parte opposta per l’ex Cesena. Il Chievo attacca a tutto organico mentre la capolista si difende a denti stretti. Da una punizione di Esposito c’è la deviazione di Tuia che sfiora l’autorete colpendo in pieno la base del palo. Un minuto dopo altro errore clivense. Questa volta è il finnico Vaisanen che entra in scivolata, su assist di Giaccherini ma, incredibilmente, da due passi mette alto. Nel recupero anche Dickemann è ammonito. Il Chievo, il cui gioco, nelle ultime settimane, anche a causa delle molte assenze, si è involuto, sfiora il pareggio, che avrebbe meritato, contro una squadra che sta facendo un campionato a parte. I ragazzi di Inzaghi, che hanno subito la nona rete, su diciotto partite, hanno visto ripetutamente la loro porta in pericolo cosa non successa quasi mai nel corso del torneo. Lunedì il girone d’andata si chiude all’Adriatico contro il Pescara squadra da continui alti e bassi che, sbancando il fanalino Livorno, ha agganciato i clivensi a quota venticinque a un punto dai play off. L’augurio è che Marcolini e i suoi ragazzi sappiano ripetere la prima parte del campionato dove

, dopo la sconfitta all’esordio a Perugia, li ha visti inanellare un filotto positivo di per ben dieci giornate.

 

 

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