Incredibile sconfitta del Chievo che esce battuto al Barbera con il Palermo. Per la delicata trasferta siciliana Maran richiama Cesar, al centro della difesa per Dainelli, conferma i quattro di centro campo e sceglie Paloschi per far coppia con Inglese. La partenza è tutta dei clivensi che chiudono la squadra dell’ex Iachini nella propria metà campo e inanellano un numero addirittura industriale di occasioni goal. I vari Castro, Paloschi, Birsa e anche Gamberini sembrano a fare a gara nel sbagliare goal incredibili. Il tempo si chiude sul nulla di fatto ma se il risultato fosse stato ampiamente a vantaggio del Chievo nessuno, si sarebbe meravigliato. La ripresa vede Dainelli sostituire l’acciaccato Gamberini mentre i rosaneri sembrano più vivaci, anche se, impegnano Bizzarri, solo con tiri dal limite. Ogni volta che il Chievo affonda, la rete sembra cosa fatta ma, gli errori clamorosi sia di Paloschi, incredibile dopo il decimo, quando servito da Castro, sbaglia, proprio dall’altezza del dischetto un rigore in movimento, sia di Birsa che, poco oltre il ventesimo, con un tiro a giro attraversa tutto lo specchio della porta con la palla che finisce sul fondo. La ferrea legge del calcio che vuole che, a goal sbagliato corrisponda goal subito, scatta micidiale al trentesimo. Da un angolo nato da un rinvio sbagliato dalla difesa, c’è un batti e ribatti con il pallone che arriva sulla testa di Gilardino che, da sotto misura, non sbaglia. Maran richiama Inglese per Pellissier e Birsa per Pepe. I clivensi si buttano all’assalto ma adesso si trovano davanti sia saracinesca Sorrentino sia la sfortuna. Prima l’ex portiere devia miracolosamente un colpo di testa di Pellissier quindi respinge una botta a colpo sicuro di Pepe mentre, una volta superato, è un difensore a salvare sulla linea. Finisce, come con il Genoa, con una sconfitta una partita che, già un pareggio sarebbe andato strettissimo e avrebbe avuto il sapore della beffa. Con questa sconfitta i clivensi hanno, forse, fatto un favore a Iachini, il loro ex allenatore, che Zamparini aveva minacciato di esonerare in caso di sconfitta ma, con il vulcanico Presidente, non si sa mai!