L’Hellas Verona, al termine di una partita molto combattuta, strappa un meritato pareggio sull’infuocato terreno dello Zaccheria con il Foggia. Grosso apporta un mini turnover alla formazione che aveva battuto il Cittadella sostituendo Bianchetti, al centro della difesa, con il rientrante Dawidowicz e Colombatto, in regia, con Henderson. Parte bene l’Hellas che al quarto va in rete con Pazzini, bravo a deviare di testa un traversone di Almici ma l’arbitro, giustamente, annulla per fuori gioco del capitano. Nonostante il furore agonistico dei pugliesi è ancora in Verona a farsi pericoloso e, poco prima del quarto d’ora, trovare il vantaggio. Henderson verticalizza per Lee il cui tiro è ribattuto dal portiere, si avventa sulla respinta Pazzini che può festeggiare l’ottavo centro in campionato. Insistono i gialloblù e sempre Pazzini cerca il gran goal con un tiro al volo di sinistro su lancio di Zaccagni. Intorno alla mezzora il Foggia prima sfiora il pareggio con Galano che approfitta di un’errata uscita della difesa, ma il suo tiro lambisce il palo, poi, due minuti dopo, il pareggio è cosa fatta. Un traversone da destra è clamorosamente ciccato da Caracciolo mentre Dawidowicz si perde Mazzeo che da pochi passi insacca. I foggiani praticano in gioco molto duro, quasi al limite del fallo sistematico, che l’inadeguato arbitro non sanziona anzi, prima del quarantesimo, ammonisce Pazzini che si lamenta del trattamento subito da lui e dai suoi compagni. Poco dopo, un’insistita azione scaligera è conclusa da Henderson che, dal limite, mette fuori di poco. Manca poco al riposo e l’Hellas torna in vantaggio. Zaccagni, con una finta favolosa, irride un difensore, s’invola sulla fascia sinistra, poi appoggia a Balkovec che lo seguiva, il terzino, da fondo, crossa un velenoso pallone che il pur gigantesco portiere non riesce a deviare, sulla palla arriva Lee che, in mezza girata, segna il suo primo goal in serie B. Durante il recupero, il nervosissimo Kragj e Lee sono ammoniti per un violento battibecco. Inizia la ripresa e, dopo poco, l’ex Agnelli è ammonito per fallo su Zaccagni. Intorno al decimo, grande intervento di Silvestri su fucilata, dai trenta metri, di Iemmello. Subito dopo Grosso richiama Balkovec per l’ex Empereur. Il Verona si difende basso e riparte in contropiede, in uno di questi Matos, si fa tutto il campo poi vede la sua conclusione deviata alla grande dal portiere. Sul capovolgimento di fronte, Iemmello segna ma l’arbitro aveva fischiato un fallo a inizio azione. Intorno al ventesimo, da azione d’angolo, Caracciolo trattiene platealmente un avversario e l’arbitro decreta il rigore e ammonisce il difensore. Batte Iemmello e Silvestri si supera parando il terzo rigore del suo ottimo campionato. Al venticinquesimo esce un buon Zaccagni per Colombatto e subito dopo Matos è messo giù in area, il rigore sembra netto ma, l’arbitro decide di ammonire l’attaccante per simulazione. Passano tre minuti e il Foggia pareggia. Kragj appoggia all’accorrente Gerbo che, dal limite, scarica un gran destro che s’insacca sotto la traversa. Proteste reiterate degli scaligeri perché Almici, colpito da un avversario, sanguina abbondantemente dalla bocca. Ne fa le spese Grosso mandato negli spogliatoi. A cinque dal termine Galano si presenta solo davanti a Silvestri che miracolosamente riesce a deviare la botta a colpo sicuro. Esce Henderson, che ha giocato a corrente alternata, per Marrone. Nonostante i sei minuti di recupero si gioca poco perché il gioco è continuante interrotto da falli da una parte e dall’altra poi tutti sotto la doccia. Prosegue la striscia positiva dell’Hellas che chiude, il girone d’andata, in quarta posizione con trenta punti, ventinove reti fatte e diciannove subite, e con Pazzini autore di otto reti con solo cinque partite all’attivo. Adesso tutti in ferie, si riprenderà fra una ventina di giorni, nella prima di ritorno, contro il disperato Padova.