Pescara si dimostra ancora ostica per le squadre veronesi, infatti, il Chievo esce sconfitto dall’Adriatico nel terzo (primo per i clivensi) turno di Coppa Italia. Eugenio Corini parte con il caratteristico 4-3-1-2 con Frey e Biraghi sulle fasce, Dainelli e Cesar centrali, davanti alla difesa Mangani, con ai lati, Isco e Hetemay mentre Birsa opera dietro le due punte che sono Maxi Lopez e Paloschi. Gli abruzzesi si dimostrano subito molto intraprendenti imprimendo un ritmo alto alla gara che mette spesso in difficolta i ragazzi della diga. La partita si sbocca poco prima del quarantesimo quanto Maniero salta più in alto di tutti e batte Bardi. La ripresa vede il Chievo proiettato costantemente in avanti ma, nemmeno l’ingresso di Pellissier per Paloschi, prima, e di Lazarevic per Birsa, dopo, modifica il risultato. I continui attacchi degli uomini di Corini creano mischie nell’area abruzzese ma, un po’ l’imprecisione, clamoroso l’errore di Maxi Lopez dopo la mezzora, un po’ le straordinarie e fortunate parate di Fiorillo vanificano la possibilità del pareggio. Negli ultimi minuti Corini toglie Dainelli e getta nella mischia Bellomo ma nemmeno l’ingresso dell’ex barese sortisce l’effetto sperato. Una sconfitta, dura da digerire, anche perché contro una formazione di serie inferiore, ma che lascia anche qualche segnale positivo. Nonostante la nuova batteria d’attaccanti, questa sera mancava Meggiorini squalificato, l’atavica difficoltà di segnare è stata ancora evidente. Adesso tutto l’impegno e i pensieri dei clivensi devono essere rivolti al campionato che inizierà sabato prossimo contro la Juve