La Juve Stabia si conferma la bestia nera del ChievoVerona e, come all’andata, recupera due reti e vince per tre a due. Aglietti, che recupera dalla squalifica Segre, conferma la difesa titolare con Dickmann e Renzetti, esterni, Leverbe e Rigione, centrali. Segre, Esposito e Garritano, a centrocampo, mentre Vignato, Djordjevic e Giaccherini formano il trio d’attacco. Dopo un quarto d’ora di studio c’è la prima buona azione clivense con Segre che trova dalla parte opposta Giaccherini che non rischia il tiro al volo e perde l’occasione. Poco dopo azione simile, questa volta il lungo traversone è di Djordjevic, la conclusione al volo di Garritano costringe il portiere a mettere in angolo. Passa un minuto e il Chievo sfiora il vantaggio. Giaccherini lavora una bella palla, sulla sinistra, poi appoggia indietro a Esposito che scarica, dai venti metri, un gran tiro che colpisce il palo, la palla rimbalza sulla schiena del portiere e va in corner. E’ solo Chievo. Dickemann lancia Garritano che appoggia a Giaccherini palla alta di poco. Poco dopo la mezzora il meritato vantaggio arriva. Djordjevic, d’astuzia, scippa palla a Tonucci, nel cerchio di centro campo, si lancia in una lunga cavalcata e, appena entrato in area, seppur pressato da Troest, di sinistro batte il portiere con il tiro che colpisce la traversa e finisce in rete. Purtroppo, tre minuti dopo, si ferma Giaccherini per un problema dietro il ginocchio sinistro ed è costretto a uscire sostituito da Ceter. Al quarantesimo un lungo rinvio di Semper raggiunge Vignato che dal fondo appoggia all’accorrente Segre che, di sinistro, mette a lato. Passa un minuto e l’azione si ripete Vignato traversa, velo di Ceter, e Segre solissimo, all’altezza del rigore, mette alto. Prima del riposo c’è l’ammonizione di Garritano. Si va al riposo con il vantaggio di una rete ma con tre grossi rammarichi. Primo l’infortunio di Giaccherini quindi le due clamorose occasioni sciupate da Segre. Si riparte e il Chievo è subito pericoloso. Incredibile accelerazione di Vignato che recupera alcuni metri a Calò e traversa, ma Djordjevic è un po’ in ritardo. Al decimo Caserta provvede a due sostituzioni. Entra anche l’ex Hellas Calvano per Tonucci . Subito dopo azione miloto confusa con tiro finale parato senza problemi da Semper. Sempre Vignato che imperversa sulla fascia sinistra e, dopo una bella progressione, si accentra e tira palla appena sopra la traversa. Al quarto d’ora ammonizione per Di Mariano. Dopo alcuni tiri, da una parte e dall’altra, mai nello specchio della porta, al ventitreesimo esce un generoso Garritano per Di Noia. Un minuto dopo grossa opportunità per i campani di pareggiare ma Rossi, pur da ottima posizione, manda alto. Riparte il Chievo e Calvano interviene in modo scomposto, in area, su Di Noia. Nessuna esitazione dell’arbitro per assegnare il rigore. Passano quasi tre minuti prima che Djordjevic possa batterlo perché un violento petardo, lanciato dall’esterno dello stadio, distrugge un seggiolino. Ritornata la calma, l’ex laziale con un violentissimo tiro di sinistro spiazza Provedel e porta in Chievo in doppio vantaggio. Stessa situazione dell’andata. Alla mezzora angolo per la Juve Stabia e Di Noia salta, da solo, colpisce il pallone che gli ricade sul braccio, l’arbitro vicinissimo decreta il penalty che Forte trasforma. Inesorabile l’attaccante di casa, poiché ne aveva messi a segno due anche all’andata, per lui tre su tre, dal dischetto, contro i clivensi. Poco prima del quarantesimo, punizione dalla tre quarti di Calò, Semper va tranquillamente sulla palla ma, per troppa sicurezza, la perde e Troest, da due passi, insacca. Nel parapiglia fra il portiere e i giocatori di casa, per rinviare in fretta il pallone, Semper finisce in fondo alla rete distruggendo i tiranti di sostegno. Ci vogliono molti minuti per rimettere le cose a posto. Dopo un contropiede iniziato da Vignato per Djordjevic con salvataggio della squadra di casa, ecco la doccia fredda. Al quarantesimo dialogano bene gli avanti campani e Mallamo si presenta solo davanti a Semper e lo batte sul primo palo. Aglietti corre, forse troppo tardi, ai ripari, fuori Esposito per Zuelli e Segre per Grubac. Negli oltre nove minuti di recupero c’è il secondo giallo, e doccia anticipata, per Di Mariano e le ammonizioni per Djordjevic e Di Noia. Finisce con i giocatori di casa che festeggiano e i clivensi che a capo chino raggiungono gli spogliatoi. Dopo un’ora dominata, il Chievo è sparito dal campo e, complici anche gli errori di Di Noia e Semper, la partita ha cambiato volto. Il nuovo passo falso porta i clivensi al decimo posto sempre più lontani dagli sperati play off. Dopo queste due infruttuose trasferte, venerdì prossimo, si torna al Bentegodi per il derby con il Cittadella.