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Questo Giovedì e Venerdì a Verona Primo congresso nazionale sulle malattie respiratorie

Per la prima volta in Italia a Verona il Congresso Nazionale sui sistemi di erogazione dei farmaci per le malattie delle vie aeree. 300 gli specialisti attesi: focus sulle nuove terapie delle malattie respiratorie
Malattie respiratorie nel Veneto terza causa di morte. Appuntamento domani a Verona per il 1° Congresso Nazionale su terapie e inalatori
Nel Veneto si stima siano circa 270mila i malati di BPCO, 300mila quelli con asma. Le città più colpite sono Venezia, Verona e Padova. Colpa dell’inquinamento e delle condizioni ambientali.

1° Congresso Nazionale

“I device inalatori nella governance delle malattie delle vie aeree”
Un paziente su tre con Asma Bronchiale o Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) non aderisce alla prescrizione medica. I dati più recenti confermano come l’aderenza alla terapia nell’Asma e nella BPCO si aggiri intorno al 30% soltanto, contrariemente a quanto avviene per altre malattie cronico-persistenti (di tipo cardiologico, neurologico, ecc.) ove l’aderenza supera abbondantemente il 70%. Complici di questa deriva comportamentale, tra gli altri, la necessità di assumere quotidianamente più farmaci più volte al giorno, e soprattutto la difficoltà ad usare correttamente i dispositivi (erogatori) per l’erogazione dei farmaci respiratori. L’aderenza resta molto bassa anche dopo gli episodi di riacutizzazione, con una sensibile riduzione della sopravvivenza a cinque anni dal ricovero.

La corretta utilizzazione si avvantaggia delle più moderne tecnologie di inalazione, ma non può prescindere dalla conoscenza da parte del medico delle caratteristiche dei diversi erogatori disponibili, oltre che dall’ addestramento del paziente. Purtroppo, entrambe, ancora punti dolenti. Migliorare l’utilizzo degli erogatori significa migliorare sensibilmente l’aderenza al programma terapeutico, e conseguentemente ridurre l’impatto economico di queste malattie, fino ad oltre il 20%.

MORTI PER MALATTIE RESPIRATORIE IN ITALIA – Le malattie respiratorie in Italia (dati ISTAT) sono la terza causa di morte per gli uomini (77,1 morti per 100 mila abitanti); tra le donne, invece, sono la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. I dati del 2013, inoltre, segnano un trend in negativo rispetto al 2009: da 39.949 a 43.444, da 67,6 casi ogni 100mila abitanti ai 73. Le regioni con i maggiori decessi sono, per valori assoluti, Lombardia (6.529), Piemonte (3.886), Lazio (3.724), Emilia Romagna (3.612), Campania (3.195). I rapporti ogni 100mila abitanti, però, segnalano una forte incidenza nelle seguenti regioni: Valle D’Aosta (102,2), Liguria (97,7), Friuli Venezia Giulia (91,6), Toscana (82,6) e Umbria (82,4).

IL CONGRESSO – Appuntamento giovedì 7 dalle 8.30 e venerdì 8 giugno sino alle 14, a Verona, con il 1° Congresso Nazionale “I device inalatori nella governance delle malattie vie aeree”, presso il Centro Congressi Hotel Leopardi, presieduto e organizzato dal Prof. Roberto Dal Negro, Responsabile del CESFAR, Centro Nazionale Studi di Farmacoeconomia e Farmacoepidemiologia Respiratoria di Verona. Oltre 300 gli specialisti accreditati, provenienti da tutta Italia.

“Oltre alle nuove terapie per combattere le principali malattie respiratorie, il Congresso approfondirà in modo specifico le tecnologie e gli strumenti più evoluti per l’assunzione delle terapie più efficaci” – spiega il Prof. Roberto Dal Negro – Essendo la terapia inalatoria il gold standard per la gestione di queste malattie, parleremo di ostruzione delle vie aeree, di farmacologia dell’ostruzione bronchiale, ma soprattutto dei sistemi più moderni e tecnologicamente più avanzati in grado di ottimizzare l’effettuazione della terapia inalatoria, di nursing specialistico, di indicatori di performance. Infatti, se è importante la conoscenza delle caratteristiche farmacologiche dei farmaci da usare, altrettanto importante (se non di più) è la conoscenza dei sistemi per l’erogazione dei farmaci, perché da questi dipende oltre il 60% dell’efficacia della terapia”.

LA SITUAZIONE NEL VENETO – “Sono anni che durante autunno e inverno la situazione della nostra Regione peggiora a causa di inquinamento e condizioni ambientali via via più degradate. Da almeno 10 anni – sottolinea il Prof. Dal Negro – le malattie dell’apparato respiratorio rappresentano la 3° causa di morte nel Veneto, in tutte e 7 le Province, sia nel sesso maschile, che in quello femminile. L’indice di mortalità è dell’1,5%”. Si stima siano circa 270mila i malati di BPCO, 300mila quelli con asma. Le città più colpite sono Venezia, Verona e Padova: la prima conta 18mila malati di asma e 14mila di BPCO, per Verona circa 18mila di asma e 14mila di BPCO, per Padova 14500 per asma e 11500 per BPCO.

Il Veneto, inoltre, si conferma una delle Regioni italiane che ricorre meno alle ospedalizzazioni per BPCO. “Se in Italia la percentuale di ricoveri inappropriati si assesta intorno al 15% – spiega il Prof. Dal Negro – il Veneto risulterebbe gestire pazienti ricorrendo meno all’istituto del ricovero ospedaliero. A differenza del Centro-Sud, spiccano per questa attitudine anche Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna”. Da sottolineare che l’aspettativa di vita del centro-Sud è inferiore di 4 anni a quella delle Regioni del Nord Ovest e del Nord Est”.

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