Ancora una volta il recupero è fatale per l’Hellas che esce al quarto turno della Coppa Italia alla Sardegna Arena contro il Cagliari.
Juric, anche per questa gara, è costretto a fare i conti con l’infermeria. Sono otto i giocatori infortunati oltre a Lazovic, fermato dal Covid, quindi grande turnover e impiego di tanti giovani, anche se sono recuperati Faraoni, Danzi e Veloso. In difesa Çetin, Dawidowicz e Amione. A centrocampo Faraoni, a destra, e Udogie, a sinistra, con Danzi e Veloso al centro. Dietro Salcedo, unica punta, ci sono Colley
e il debuttante Bertini. In campo ci sono quindi un duemila, due duemilauno e due duemiladue. La prima bella azione, al quarto d’ora, con Colley che appoggia a Salcedo che conquista un angolo. Subito dopo è ammonito Danzi. Alla mezzora i gialloblù sbilanciati in avanti perdono palla e Sottil parte velocissimo invano inseguito da Veloso che ha un altro passo. Arrivato in area il cagliaritano mette al centro dove Cerri fulmina Pandur. Prima del riposo anche Amione e Dawidowicz sono ammoniti mentre Veloso, proprio al quarantacinquesimo, batte una punizione velenosa che il portiere devia in angolo che non sarà battuto. Alla ripresa del gioco Juric rivoluziona la difesa. Fuori Çetin e Dawidowicz per Ceccherini e Dimarco, e Amione per Di Carmine. Faraoni e Dimarco si abbassano ai lati di Ceccherini, Salcedo si porta sulla fascia destra mentre Di Carmine resta l’unica punta. È tutto un altro Verona che chiude gli isolani nella loro metà campo. Al quarto d’ora il portiere si esalta respingendo la botta a colpo sicuro di Udogie mentre Di Carmine conquista un angolo che sarà il primo, della ripresa, di una lunga serie, undici alla fine. Due minuti dopo su angolo di Dimarco, Salcedo salta altissimo, come domenica con il Sassuolo, e insacca ma l’arbitro, fra lo stupore generale, annulla. Non si capisce se il pallone battuto da Dimarco, nella sua traiettoria, sia uscito o se Eddie si sia appoggiato. Insistono gli scaligeri e Colley chiama al grande intervento Vicario. Al ventiseiesimo fuori Faraoni, una buona ora dopo la lunga assenza, per Tamèze. Poco prima della mezzora il pareggio, finalmente, arriva. Progressione di Dimarco che traversa, sul secondo palo testa di Salcedo e Colley, da sottomisura, insacca. Juric vuole vincere e provvede all’ultimo cambio fuori il debuttante Bertini, ottima la sua prova, per Baràk. Il Cagliari si risveglia e la difesa, abbastanza raffazzonata, dell’Hellas soffre. Al quarantesimo grande intervento a salvare la rete di Udogie. Ma i gialloblù riprendono e, due minuti dopo, un gran tiro di Veloso scheggia la traversa. All’ultimo minuto una girata di Di Carmine finisce sull’esterno della rete. Nel primo dei quattro minuti di recupero si accende una mischia furibonda in area cagliaritana ma nessuno trova la zampata vincente. Sulla ripartenza gli isolani conquistano un angolo e Joao Pedro serve Sottil che, lasciato solo, tira, in mezzo ad una selva di gambe e, con una deviazione maligna, beffa Pandur. Subito dopo il triplice fischio. L’Hellas non ha la possibilità di incontrare, agli ottavi l’Atalanta, testa di serie numero uno della Coppa, ma avrà il modo di valutare le qualità e la pericolosità della formazione di Gasperini sabato sera a Bergamo mentre, il sei gennaio, potrà prendersi la rivincita quando la squadra di Di Francesco, sarà al Bentegodi.