Ascolta l’intervista a Red Canzian .
Sabato 26 novembre alle 20:45 e domenica al Teatro Salieri di Legnago, ci sarà l’attesa “data zero” di “Casanova Opera Pop”, imponente produzione di teatro musicale firmata da Red Canzian un tour che toccherà tutta Italia.
Uno straordinario kolossal musical-teatrale concepito, composto e prodotto da Red Canzian, ex Pooh e fresco del titolo di «Cavaliere di San Martino», “Casanova Opera Pop” si preannuncia uno spettacolo maestoso. Tratto dal best-seller di Matteo Strukul “Giacomo Casanova – la sonata dei cuori infranti”, romanzo di ambientazione storica tradotto in oltre dieci lingue, è il primo spettacolo inedito di teatro musicale andato in scena dopo la riapertura dei teatri a piena capienza, un’opera nuova che Red Canzian ha creato nei due lunghi anni trascorsi lontano dal palco.
“Casanova Opera Pop”, con la regia originale di Emanuele Gamba, racconta Giacomo Casanova al rientro dall’esilio e strenuo difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero.
Nelle due ore di spettacolo in due atti, i 21 performer sul palco – undici cantanti attori e dieci ballerini acrobati – interpretano le Ombre, i Veneziani al Carnevale, i nobili in festa e i momenti corali della storia. Oltre 30 cambi scena che Red ha realizzato personalmente, attraverso un allestimento scenico immersivo, fatto di fotografie scattate nella Venezia deserta durante la pandemia e trattate al computer in modo da restituire ambientazioni della città e dei suoi luoghi con iperrealismo spiazzante, capace di trasportare gli spettatori dentro i luoghi di una Venezia settecentesca: i bacari, le calli, i Palazzi della nobiltà, le Cattedrali, Piazza San Marco, la laguna, la prigione dei Piombi, e quelli della fuga fra i boschi e i Castelli del Nord. Ambientazione che dipinge l’Italia prima del ritorno di Casanova nella Venezia del Doge e
innamorato della giovane Francesca Erizzo, figlia dell’aristocrazia veneziana e, come il suo amato,
dal cuore assetato di giustizia e libertà.
«Ho cullato a lungo l’idea di comporre un’opera musicale dedicata alla città di Venezia – le parole di Red Canzian -, forse l’unica al mondo di tale notorietà a non avere un “suo” musical. A Venezia e a Giacomo Casanova, uno dei personaggi italiani universalmente conosciuti, finora raccontato nella chiave monotematica del libertino impenitente, mentre io volevo rappresentarlo nelle tante sfumature che fanno di lui una delle figure storiche più interessanti che l’Italia e Venezia in particolare possono vantare.
Poeta, alchimista, libertario, diplomatico: una figura chiave ai tempi della Serenissima”.
Casanova Opera Pop gode del patrocinio gratuito del Ministero della Cultura e della Città di Venezia.
Lo spettacolo è stato inserito tra le proposte primarie legate all’anniversario dei 1600 anni dalla nascita della città dalla Fondazione Venezia1600. Per l’impegno e l’amore nei confronti di Venezia,
il 25 aprile scorso, Red Canzian ha ricevuto il Leone D’Oro di San Marco.
Casanova Opera Pop è prodotto da Blu Notte, ovvero dallo stesso Red Canzian, che in questo ruolo segue la Direzione Artistica, e da sua moglie Beatrix Niederwieser, che dello spettacolo segue tutti gli aspetti operativi, avvalendosi della collaborazione di Retropalco alla produzione esecutiva. Completa il team operativo Chiara Canzian, Assistant Director, vocal coach e walk-in cover di tre personaggi.
Un irrinunciabile apporto alla messa a punto dello spettacolo a cura del guru riconosciuto nel teatro musicale mondiale, Nick Grace, produttore o consulente di tanti successi internazionali (per citarne alcuni: Mamma Mia!, Cats, Blue Man Group, Walking With Dinosaurs, Tina e decine di altri), insieme ai suoi fidati
e altrettanto stimati collaboratori, ovvero il direttore creativo e coreografo Anthony Van Laast
e della regista associata/coreografa Caroline Canters.
Nel team creativo figurano altri professionisti che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo: per le scenografie Massimo Checchetto direttore degli allestimenti scenici al Teatro La Fenice. Alla realizzazione dei 120 costumi, sui bozzetti della giovane stilista Desirèe Costanzo, ha lavorato l’Atelier Stefano Nicolao, dal 1980 attivo sulla scena internazionale in grandi produzioni cinematografiche (nomination per i costumi del film da Oscar Eyes Wide Shut), teatrali e operistiche, mentre delle calzature si è occupato il Politecnico Calzaturiero del Brenta, centro di ricerca e produzione tecnologica e qualitativa all’avanguardia, coinvolgendo gli allievi e le aziende del comparto. A loro si affianca Gian Pietro Muraro, stilista di riferimento specializzato nella creazione di costumi in maglia.