È entrata a regime la dispensazione tramite ricetta elettronica dei farmaci in distribuzione per conto (DPC) che fino a qualche giorno fa venivano erogati attraverso la ricetta rossa cartacea. Si tratta di medicinali importanti come antiaggreganti, antireumatici, farmaci per la cura del paziente diabetico, ma anche antitumorali, che non seguono il consueto canale dei farmaci convenzionati, ma devono essere prima acquistati dalle Aziende Ulss e poi consegnati, su richiesta specifica del medico curante tramite prescrizione ad hoc, alle farmacie. Il nuovo protocollo regionale (*) punta al contenimento della circolazione dei cittadini in linea con la campagna ministeriale #iorestoacasa offrendo contemporaneamente un servizio fondamentale per l’intero nucleo famigliare e assistenziale. Prima di questa novità assoluta, infatti, il paziente doveva necessariamente recarsi dal proprio medico di medicina generale a ritirare la ricetta rossa e poi andare in farmacia per la sola consegna del cartaceo perché la dispensazione non era mai immediata. Il farmacista doveva, e deve ancora, ordinare i medicinali presso i grossisti intermedi autorizzati per la distribuzione dei farmaci in Pht (prontuario della continuità ospedale-territorio ) o distribuzione per conto. Una volta recapitati in farmacia consegnarli finalmente al paziente. Il grande vantaggio oggi è la possibilità di saltare due step perché basta una telefonata in farmacia per la verifica, tramite il codice fiscale del paziente o il numero di ricetta elettronica (NRE), dell’esistenza a sistema della prescrizione caricata dal medico di medicina generale. Sarà il farmacista a comunicare in tempo reale telefonicamente quando le confezioni saranno pronte per il ritiro, evitando dunque un passaggio in farmacia e anche presso l’ambulatorio medico. In alternativa ci si può semplicemente recare in farmacia con la tessera sanitaria del paziente (il titolare o un delegato con relativa dichiarazione) che servirà al farmacista per accedere al piano terapeutico ed effettuare l’ordinazione del medicinale in DPC. «La dematerializzazione delle ricette per farmaci in DPC è da anni un’esigenza molto sentita dai farmacisti territoriali e dai Servizi farmaceutici delle Aziende Ulss – spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Agevolare pazienti particolarmente delicati è oggi un ambìto traguardo finalmente raggiunto che coincide anche con l’esigenza di rimanere quanto più possibile a casa per il contenimento del contagio da Covid-19. Ricordo che si tratta di una categoria importante di farmaci salvavita che necessitano di un’assunzione regolare e tassativa da parte di soggetti di tutte le età. Già in questi primi giorni stiamo raccogliendo molte dimostrazioni di apprezzamento da parte dei pazienti che si sentono concretamente aiutati nella gestione quotidiana, spesso complessa, delle patologie interessate. Il servizio si traduce in un vantaggio anche per il medico di medicina generale per il calo del flusso di assistiti presso l’ambulatorio. Riteniamo che, emergenza a parte, la ricetta elettronica per i farmaci in DPC sia un passo importante verso la semplificazione della macchina burocratica e lo snellimento dei procedimenti a favore della collettività».