Bastano trentatré minuti alla Roma per cancellare i sogni del Chievo di raccogliere punti all’Olimpico. Corini sceglie la difesa a cinque con Frey e Biraghi esterni e Dainelli, Zukanovic e Sardo centrali mentre conferma il centrocampo con Cofié, Radovanovic e Hetemay e il duo Maxi Lopez e Paloschi in avanti. La partenza dei capitolini e dirompente e, solo dopo quattro minuti, sono in vantaggio. Angolo di Ljajic, Destro anticipa tutti e batte Bardi. La squadra di Garcia non demorde e, dopo alcuni errori sottomisura degli attaccanti giallorossi, al venticinquesimo, raddoppiano. Totti lancia Ljajic che supera un timoroso Zikanovic e, con un destro chirurgico, mette la palla in rete. Il Chievo è in piena soggezione e, dopo soli otto minuti, Dainelli dimostra troppo amore per De Rossi con un abbraccio fuori ordinario e, Calvanese decreta il rigore che Totti trasforma. La ripresa vede sempre i romani in avanti alla ricerca del poker ma gli attaccanti non sono più molto precisi, quindi Garcia, anche in vista del match di Champions con il Bayer, fa uscire i suoi campioni e risparmia la squadra mentre Corini fa entrare Meggiorini per un opaco Maxi, poi Cesar per Sardo e Edimar per Biraghi ma, purtroppo, il risultato non cambia. Non era questa la partita del riscatto per il Chievo ma forse l’impatto con la gara non è stato dei migliori e la differenza fra le due squadre è apparsa veramente abissale.