Il girone di ritorno inizia per l’Hellas Verona con un benaugurante pareggio, all’Olimpico, contro la Roma. Gli infortuni condizionano ancora le scelte di Delneri che, per la prima volta, opta per un 3-4-3 con Bianchetti, Moras e Helander, in difesa, Sala, Ionita, Greco ed Emanuelson, a centrocampo e Wszolek, Pazzini e l’ultimo arrivato Rebic in avanti. I gialloblù giocano con grande autorità e una stupenda iniziativa di Wszolek è vanificata da un miracolo del portiere in angolo. Pazzini impegna con aggressività e coraggio i difensori giallorossi conquistando punizioni e facendo salire la squadra. La Roma ha un certo predominio ma la difesa regge fino al quarantesimo quando, dopo un palo colpito da Dzeko, sul proseguimento dell’azione, De Rossi riesce a smarcare Nainggolan che, da due passi batte un incolpevole Gollini. Delneri capisce che qualche cosa non va e sostituisce Bianchetti con Hallfredsson ed Emanuelson con Fares, passando al tradizionale 4-3-3. L’Hellas non si arrende rendesi pericolosa con lo scatenato Wszolek che costringe nuovamente il portiere al miracolo, poi Rebic, al termine di una bella cavalcata, colpisce l’interno del palo con un gran destro a giro. Al sessantunesimo l’incontenibile Wszolek è abbattuto in area da Castan e, anche l’arbitro Massa, non può esimersi dal decretare il rigore che Pazzini trasforma con un violento tiro che colpisce la traversa e s’insacca. La Roma cerca il tutto per tutto ma la difesa regge e strappa un meritatissimo pareggio. La vittoria non è arrivata ma lo spirito dimostrato dai gialloblù è quello giusto. Ottima la prova di Wszolek e buona la prestazione di Moras e Helander, di grande sacrifico ma utilissima la prova di Pazzini.